Tramvia Firenze, altra aggressione: pugni a una passeggera e rissa
L’appello a Piantedosi dopo l’ennesimo caso di violenza sui mezzi pubblici
FIRENZE. Dopo i pugni e i calci a una passeggera e ad una autista donna, un’altra aggressione sulla tramvia. Una violenza prima innescata da uno sbandato poi proseguita con una rissa da parte di un gruppo di ragazzi che provava a “vendicare” la passeggera picchiata. «A pochi giorni dallo sciopero territoriale che ha visto coinvolti i lavoratori e le lavoratrici del trasporto pubblico locale fiorentino, sulla tematica della sicurezza sul lavoro, un nuovo episodio di violenza a bordo di una vettura Gest, in servizio sulla linea T2 della tramvia, si è verificato sabato notte», lanciano l’allarme i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, Faisa Cisal Firenze.
«Alle 23.30 circa, alla fermata Redi – spiegano – il conducente ha arrestato il tram a causa di un malore a bordo segnalato da alcuni utenti. Il soggetto, in evidente stato di ubriachezza, soccorso da una passeggera, appena ripresosi, è andato in escandescenza colpendola e solo l'intervento di un altro passeggero ha impedito che potesse riportare danni maggiori. Una volta all'esterno l'individuo è stato a sua volta aggredito da un gruppo di ragazzi, scatenando così un parapiglia nel quale è rimasto coinvolto anche il conducente, che nel frattempo ha prontamente allertato le forze dell'ordine». A rissa terminata, accertatosi che i passeggeri coinvolti stessero tutti bene, in coordinamento con l'operatore della forza pubblica, il tranviere ha ripreso il regolare servizio. Per i sindacati si tratta di episodi «che ormai si ripetono quotidianamente sui mezzi pubblici fiorentini e per questo siamo nuovamente a sollecitare la convocazione di un tavolo unitario con gli organi competenti ed aziende, già da tempo richiesto». I sindacati si chiedono «cos'altro deve accadere affinché si mettano in campo provvedimenti? Che fine ha fatto la Polmetro di Piantedosi?», si chiede poi la Filt Cgil. Per Andrea Maccheroni della Uil trasporti toscana «serve un protocollo sulla sicurezza condiviso con la Prefettura, le istituzioni locali e le aziende che preveda un aumento di controlli mirati delle Forze dell'Ordine con l'ausilio della Polmetro a bordo nelle zone più a rischio, oltre a una protezione maggiore, attraverso una chiusura più efficace del posto di guida, dell'operatore».