La famiglia del 91enne aggredito a Firenze: «Questa tragedia non sia vana»
L’uomo ridotto in fin di vita nell’androne del suo condominio. Una residente: «Era previsto che prima o poi in questa strada sarebbe successo qualcosa di brutto»
FIRENZE. «Che questa tragedia non sia avvenuta invano». È questo il grido che la famiglia del novantunenne ridotto in fin di vita nell’androne del suo condominio in via Maso Finiguerra ha scelto di lanciare. I familiari, chiusi nel silenzio imposto dal loro dolore, hanno scelto di mandare questo messaggio attraverso una persona a loro molto vicina, una condomina del palazzo ma anche un’amica di famiglia. La famiglia dell’anziano, che lotta per la vita all’ospedale di Careggi, chiede che venga affrontato, una volta per tutte e in maniera risolutiva, il tema della sicurezza in via Maso Finiguerra, dove da ormai troppo tempo l’ex cinema Fulgor è diventato un rifugio di sbandati. La donna individuata dai carabinieri come la responsabile, insieme a un complice, dell’aggressione, stazionava sotto la tettoia dell’ex cinema da circa cinque anni.
Lo sfogo
«Purtroppo – afferma una vicina di casa dell’anziano – era previsto che prima o poi qualcosa sarebbe successo». «La situazione del Fulgor l’abbiamo segnalata da anni - continua -. Io non so se servono più telecamere, più agenti, ma forse se ci fossero stati questa tragedia si sarebbe potuto evitare». La famiglia del novantunenne spera che la terribile aggressione subita dal congiunto possa almeno servire a sbloccare la situazione, a sensibilizzare le istituzioni affinché cerchino una soluzione all’insicurezza e al degrado nella via. Una prima risposta potrebbe arrivare questa settimana.
La riunione
La sindaca Sara Funaro, che sabato sera – 31 agosto – si è recata a trovare il novantunenne all’ospedale di Santa Maria Nuova e che è in contatto diretto col figlio dell’uomo, ha annunciato di aver parlato con la prefetta Francesca Ferrandino, e di aver concordato la riunione di un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si riunirà in questa settimana per affrontare proprio il caso di via Maso Finiguerra. «Fatti come questo sono intollerabili - ha dichiarato la sindaca sabato commentando l’episodio -. I cittadini devono poter vivere in sicurezza la loro città in ogni momento del giorno e della notte. Il nostro compito, per rendere ciò possibile, è lavorare con tutte le istituzioni e in sinergia con prefettura, questura e tutti i soggetti deputati alla sicurezza in città».Per l’aggressione è stata identificata dai carabinieri una venticinquenne romena, una senza tetto che dormiva davanti al Fulgor. A quanto raccontano i residenti, avrebbe problemi di droga. «La vedo spesso a farsi di crack, anche di giorno» racconta un cittadino che abita in via Maso Finiguerra.
La ricostruzione
Con lei avrebbe agito anche un complice. L’uomo al momento non sarebbe stato identificato. Da chiarire anche il ruolo che i due hanno avuto nell’aggressione. Il novantunenne rientrava a casa dopo essere stato al pub a vedere la partita della Fiorentina. Quando è andato a prendere l’ascensore li ha visti, nel vano che porta alle cantine. Non è chiaro che cosa stessero facendo i due. Forse avevano un rapporto, forse si stavano drogando, forse tutte e due le cose. Quando si è avvicinato è stato spintonato e gli hanno preso il portafoglio. Ha perso l’equilibrio ed è caduto fratturandosi la testa. È riuscito a risalire a casa e a raccontare cosa era successo.