Nandi, il gatto “eroe” mette in fuga i ladri e protegge la padrona: il “trucco” della luce staccata e il segnale decisivo
Firenze, i malviventi sono fuggiti passando dal giardino dell’abitazione, la proprietaria: «Potevo rischiare la vita»
FIRENZE. Un nuovo raggiro per tentare di rubare in un appartamento, e poi c’è lui, Nandi, il gatto “eroe” riuscito a mettere in fuga i malviventi e a proteggere la sua padrona. L’episodio è avvenuto in un condominio di via Colluccio Salutati, sabato scorso – 17 agosto – intorno alle 23,30. I ladri hanno staccato la luce del contatore nell’androne delle scale, e quando la proprietaria, rimasta al buio, è uscita di casa per andare a sollevare l’interruttore, i malviventi, nascosti nelle scale e protetti dall’oscurità, ne hanno approfittato per entrare nell’appartamento dalla porta lasciata aperta. A metterli in fuga però ci ha pensato Nandi, un bellissimo gatto nero di tre anni appena compiuti.
Il racconto
«Io abito al piano terra, quando sono rimasta senza luce sono uscita nelle scale per andare a sollevare l’interruttore» racconta la proprietaria di casa, Fatima Dehestany. In quel frangente il ladro – o “i ladri” nel caso probabile che ci sia stato anche un complice – è entrato in casa. Il malvivente è riuscito a non farsi vedere dalla donna, ma non dal suo gatto, che lo ha notato in cucina e ha cominciato a soffiare e a rizzare il pelo. A questo punto il ladro, vista la mala parata, è scappato nel giardino dalla porta finestra della cucina, per poi fuggire scavalcando il muro di recinzione.
La porta
Una dinamica che la malcapitata proprietaria di casa ha ricostruito solo successivamente. «Dopo aver riacceso la luce sono tornata in casa – spiega ancora – ho chiuso la porta. Sarei andata dritta verso il salotto, ma ho visto Nandi che soffiava e guardava verso la cucina, così mi sono diretta lì e ho notato la porta che dà sul giardino aperta». Fatima Dehestany, che era sola in casa, quella porta non ricordava proprio di averla mai aperta. Però ha anche pensato che poteva averlo fatto e poi averlo dimenticato. «Per questo – dice – in un primo tempo non ho chiamato la polizia, mi era rimasto il dubbio». La mattina successiva però ha capito che il suo sospetto era reale. Per accedere al palazzo, infatti, i ladri avevano forzato il portone, scheggiando in modo evidente la parte in legno per fare forza e far scattare la serratura.
Le telecamere
Se il suo gatto Nandi non fosse intervenuto, la donna avrebbe potuto trovarsi faccia a faccia con i ladri: «Avrei potuto rischiare la vita – dice – se mi fossi trovata faccia a faccia con i malviventi non sono cosa sarebbe potuto succedere. Il problema non è solo se rubano qualcosa, il problema è che trovarsi delle persone in casa può essere molto pericoloso». Insomma, se tutto è andato per il meglio deve ringraziare il suo animale domestico: «Nandi è stato abbandonato nella spazzatura quando aveva pochi giorni di vita, aveva ancora gli occhi chiusi» racconta Fatima Dehestany. Lei ha scelto di prendersene cura, lui l’ha ripagata proteggendola.
L’accaduto ha scosso profondamente sia la donna che i suoi vicini di casa: «Vogliamo mettere delle telecamere di sorveglianza – spiega – ne stiamo già parlando nel condominio. In passato qui è già successo che qualcuno scappasse attraverso i giardini» racconta ancora.