Il Tirreno

Firenze

L'evento

Firenze, effetto Tour de France: 30% in più per dormire, i prezzi medi

di Alessandro Pattume
Nella foto l’annuncio della partenza da Firenze alcuni mesi fa con Palazzo Vecchio illuminato di giallo
Nella foto l’annuncio della partenza da Firenze alcuni mesi fa con Palazzo Vecchio illuminato di giallo

Secondo lo studio Data Appeal arriveranno 730mila persone. Dal 29 giugno gli introiti saranno pari a 54 milioni di euro

09 giugno 2024
4 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE. La partenza del Tour de France, il prossimo 29 giugno, porterà a Firenze circa 730 mila persone e genererà introiti per 54 milioni di euro. Ma anche un aumento generale dei prezzi degli alloggi, con tariffe medie che aumenteranno quasi del 30 percento rispetto allo stesso periodo del 2023. A sostenerlo è uno studio sull’impatto turistico del Tour de France realizzato da Data Appeal, azienda che basandosi su algoritmi proprietari, machine learning e analisi semantica raccoglie, misura e analizza tutti i feedback pubblicati online, combinadoli poi con dati geografici e di contesto.

Un report i cui numeri sulle tariffe non trovano in sintonia Federalberghi e nemmeno la sezione alberghi di Confindustria Firenze, mentre in generale suscitano una certa preoccupazione in Confcommercio.

I numeri

Lo studio di Data Appeal analizza l’impatto turistico sulle città italiane del Tour de France. Firenze, sede della Grand Départ del 29 giugno, è la città dopo Nizza, sede dell’arrivo, in cui i prezzi degli alloggi (hotel + affitti brevi) crescono di più rispetto alla stessa data dello scorso anno a causa dell’afflusso di tifosi e partecipanti: + 28,89 %, con tariffe medie che passano dai 270 ai 348 euro. Se si guarda al dettaglio degli affitti brevi, Firenze vede poi un aumento del 37,33% delle tariffe medie, passando da 217 a 298 euro. Una percentuale che la pone al secondo posto tra le città italiane toccate dal Tour dopo Rimini (+42,24%). Più contenuto l’aumento delle tariffe medie alberghiere (hotel, b&b, ostelli, agriturismi) con un +26,60% (da 282 a 357 euro) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

«L’incremento di occupazione previsto è in linea con il potere attrattivo di un evento di caratura mondiale come il Tour de France ma anche con l’andamento molto positivo dei mesi di maggio e giugno - dice Stefano Rosselli, presidente della sezione alberghi di Confindustria Firenze - Personalmente ho invece qualche riserva sulle tariffe medie così alte, anche se si prospetta una stagione positiva. Di sicuro, stiamo assistendo al ritorno in forza dei turisti asiatici che fino all’anno scorso avevano problemi con il rilascio dei visti».

Ancora più scettico sull’entità dell’aumento delle tariffe il presidente dei Federalberghi Firenze Francesco Bechi. «È vero che le tariffe hanno subito un rialzo rispetto allo scorso anno ma è stato fisiologico, ben lontano da quello indicato dal report - spiega - l’incremento vero c’è stato semmai lo scorso anno, che è stato il primo in cui, dopo la pandemia, abbiamo avuto una stagione piena». «Sia chiaro, le tariffe non aumentano per forza - aggiunge - si adeguano però ai costi di gestione e alla pressione procurata da un evento come il Tour de France in un periodo di alta stagione».

Preoccupazione per la gestione della città

Il report di Data Appeal prevede che il Tour de France porterà ad una spesa totale di 901,3 milioni di euro, di cui quasi 56 nella sola Firenze. La maggior parte della spesa riguarderà la ristorazione (25,9 milioni) mentre il resto sarà distribuito tra spese per gli alloggi (18,4 milioni) e per i trasporti (10,5 milioni). Se le cifre citate non possono che far piacere, c’è una certa preoccupazione per la gestione della città alla fine di giugno. «La partenza del Tour de France è un biglietto da visita straordinario e una grande opportunità per tutta la città, ma io sono preoccupato» comincia Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Toscana. «Firenze è già una città bloccata, ci sono cantieri ovunque e il mese di giugno, già pieno di appuntamenti importanti, si concluderà con la partenza di un grande evento come il Tour de France che la bloccherà ancora di più». «Se la pressione di tutto questo non verrà gestita adeguatamente - spiega - c’è il rischio che si trasformi in un boomerang, cioè c’è il rischio che i servizi che forniamo si trasformino in disservizi. Come sempre noi faremo la nostra parte - conclude - ma la mia speranza è che chi di dovere sappia accompagnare nel migliore dei modi lo svolgimento di un evento tanto importante, semplificando la vita a chi vive e lavora in città».

«Dobbiamo essere orgogliosi di ospitare la partenza del Tour de France - aggiunge il presidente di Federalberghi Firenze - i grandi eventi li abbiamo sempre chiesti e questa è una grande operazione di marketing che mostrerà Firenze a tutto il mondo. È chiaro che in quei giorni la città sarà sotto pressione e che questa pressione dovrà essere gestita da chi ne ha competenza». «A questo proposito non facciamo confusione - aggiunge Bechi - dobbiamo distinguere tra overtourism e overcrowding. A Firenze c’è tanta gente tutti i giorni ma non è certo chi pernotta in città che impedisce di muoversi per le strade. Basta andare in piazza Santa Maria Novella la mattina presto per rendersi conto che è il volume delle permanenze giornaliere a ingolfare le strade del centro storico e di conseguenza a modellare anche l’offerta di certi servizi. Parliamo da anni di disincentivare le permanenze giornaliere e premiare invece chi soggiorna in città - conclude il presidente di Federalberghi Firenze - lo faremo sicuramente anche con la prossima amministrazione comunale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
La tragedia: la ricostruzione

Rogo al poligono di Galceti, le vittime hanno provato a domare le fiamme con l’estintore: chi sono, cos’è successo e le testimonianze

di Paolo Nencioni