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Firenze, accampamenti abusivi nel condominio: protestano i residenti in via Galliano

di Chiara Vignolini
Firenze, accampamenti abusivi nel condominio: protestano i residenti in via Galliano

Nell’ingresso vetri spaccati, bottiglie rotte cartoni di pizza gettati e giacche logore

12 maggio 2024
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FIRENZE. Tra vetri spaccati, bottiglie, sigarette, cartoni di pizza e giacche logore spunta un accampamento di fortuna creato con due poltrone, alcune sedie sfondate e doghe di letti.

Una coperta come tetto, una lastra di compensato come tavolo, un materasso come giaciglio e il pavimento come bagno. Nell’udire i nostri passi, da un ammasso di vestiti, esce un ragazzo di appena 23 anni. Vive lì da quattro mesi, parla poco italiano e fatica a rispondere alle domande che gli vengono fatte ma tenta di raccontarci la sua storia mentre raccoglie da terra una sigaretta già fumata e accende quel che rimane del mozzicone. A pochi metri c’è il motore della caldaia che riscalda l’intero palazzo ma, per lui che vive accanto al locale dei contatori della luce dello stesso immobile, le notti sono fredde. A due piani di distanza vivono famiglie, coppie, bambini e anziani che, da oramai molto tempo, lottano contro il degrado e chiedono maggiore sicurezza. In via Galliano, nel quartiere di Novoli, in un condominio convivono molte realtà diverse tra loro e la situazione sembra essere giunta ad un punto di non ritorno. «Vivo qua da oltre vent’anni, pago l’affitto regolarmente, ma secondo me c’è chi non lo fa. – spiega un abitante dell’immobile – Inoltre, non è accettabile tornare a casa la sera, dopo aver lavorato, e trovarsi davanti sporcizia, escrementi umani, bottiglie rotte, vetri frantumati da persone che vivono nei locali dei contatori della luce. Per non parlare della pericolosità. Se, malauguratamente, una sigaretta finisce sul motore della caldaia esplode tutto. Ma oltre a questo, non sono condizioni di vita umane».

Alcuni residenti, inoltre, sospettano la presenza di inquilini abusivi, molti dei quali potrebbero essere anche subaffitti. Tra chi, invece, l’affitto lo paga regolarmente da oltre vent’anni regna la paura. «Ci sono diversi anziani, persone ultraottantenni o novantenni, che hanno paura di prendere l’ascensore e scendere anche solo per andare al supermercato qua davanti – afferma un residente – Qua, ogni sera ma a volte anche durante il giorno, è terra di spaccio e bivacchi continui. Sostano a nemmeno due metri di distanza dal cancello di casa». Chi spaccia si ritrova nei pressi del giardino di via Galliano, inaugurato lo scorso marzo con una nuova illuminazione e giochi per bambini, o davanti all’entrata dello stesso immobile in una sorta di androne esterno. Oltre ad attività legate alla vendita di stupefacenti ci sono anche bivacchi di vario genere con musica alta a qualsiasi ora della notte e persone che consumano alcolici. «Nel quartiere c’è una situazione di illegalità che fa veramente paura e sarebbe il caso che qualcuno se ne interessasse – afferma Simone Gianfaldoni, presidente del comitato Cittadini Attivi San Jacopino – Lo chiedo come comitato e come cittadino, non è più sostenibile una situazione del genere. Anche a livello umano, non è accettabile vedere un ragazzo di 23 anni vivere in quelle condizioni. Bisogna trovare una sistemazione migliore, più idonea e cercare di combattere il degrado e dare maggiore sicurezza». Una protesta, questa, che gli abitanti del quartiere e i membri del comitato stanno facendo a gran voce da oramai molti mesi, proprio perché stanchi di assistere a continui episodi di microcriminalità. «A San Jacopino, in piazza Dallapiccola ci sono continue risse e bottigliate fino alle tre di notte – spiega Gianfaldoni – Ci avevano promesso gli steward e poi però non si vede nessuno. Va da sé che la fiducia verso le istituzioni inizia a scemare, le persone non ne possono più».
 

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