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Dalla facciata della villa a un sito di vendite online: la storia del tondo di Federico da Montefeltro

A sinistra la facciata della villa di Rusciano, a destra, il ritratto del duca di Piero della Francesca e sotto il tondo ritrovato
A sinistra la facciata della villa di Rusciano, a destra, il ritratto del duca di Piero della Francesca e sotto il tondo ritrovato

L’opera recuperata dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Firenze. Fondamentale la segnalazione effettuata dai cittadini del gruppo Cantiere Beni Comuni

14 aprile 2024
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FIRENZE. È grazie alla segnalazione fatta da due cittadini fiorentini, componenti del gruppo Cantiere Beni Comuni, se è stato possibile avviare le indagini che hanno permesso ai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Firenze, coordinati dalla procura di Milano, di recuperare un medaglione con busto di Federico da Montefeltro Duca di Urbino, attribuito a Domenico Rosselli, scultore del 1400. L’opera, del diametro di 50 centimetri, era stata trafugata alla fine degli anni '70 dalla facciata della villa di Rusciano in via di Ripoli.

A sottolinearlo il consigliere comunale e candidato sindaco per Sinistra Progetto Comune, Dmitrij Palagi: «Ringraziamo – afferma – Cantiere Beni Comuni del Quartiere 3 e il Nucleo dei Carabinieri della Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze per aver permesso il recupero del tondo marmoreo raffigurante Federico da Montefeltro, Duca di Urbino, ubicato sulla facciata della Villa di Rusciano». «Tutto – prosegue Palagi – è stato possibile grazie al forte legame con il territorio di chi ha studiato presso l'Istituto Vittorio Veneto, prima della donazione del 1977. Firenze Riparte a Sinistra aveva presentato un esposto presso la Soprintendenza già nel 2018, ma la svolta è arrivata durante il convegno del 2023, durante il quale la notizia è stata data dall’architetto Gabriele Muccioli. In passato abbiamo tentato di raccogliere la segnalazione dello smarrimento dei leoni di Villa Favard, prendendo atto di come l'amministrazione pubblica spesso manchi di mezzi e personale per poter agire efficacemente. Per fare meglio occorrerebbe una seria volontà politica e una capacità di sostenere la cittadinanza, dando concretezza all'idea di beni comuni».

L'opera è stata restituita dal comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze al sindaco di Firenze, dopo che è stata individuata quando era stata messa in vendita, su un sito web di una società che si occupa di commercio di arte antica. È stato accertato – hanno spiegato i carabinieri – che quel medaglione coincideva per caratteristiche, modellato, formato e una serie di micro-irregolarità e venature del marmo proprio al tondo che risultava essere stato asportato, tra il 1976 e il 2000, dalla facciata lato nord della villa del Complesso di Rusciano, di proprietà del Comune di Firenze». E un sopralluogo degli investigatori ha permesso «di riscontrare la perfetta compatibilità del bene con l'alloggiamento circolare di circa 80 centimetri spoglio, presente nella facciata nord della villa».

«Gli ex allievi dell’istituto Vittorio Veneto ci fecero l’elenco di tutto quello che mancava, tra cui appunto il tondo – spiega Giovanna Sesti, architetta, ex consigliera di quartiere e componente del gruppo Cantiere Beni Comuni–. Io sono architetto, mi trovavo in soprintendenza e così andai subito dal nucleo dei carabinieri che era lì. Da lì è partita la collaborazione con loro, prima abbiamo fatto questa denuncia nel 2016, poi io con il consigliere Tommaso Grassi e Donella Verdi abbiamo fatto un secondo esposto aggiornato. Poi durante il convegno del 2023 è arrivata una mail dell’architetto Muccioli che aveva notato su internet un tondo raffigurante Federico da Montefeltro».

All’appello mancano ancora molti oggetti della villa: «Quelli più piccoli sono praticamente impossibili da recuperare, probabilmente saranno finiti negli archivi di qualcuno».

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