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C’erano una volta i cinema a Firenze: l’Eolo dopo il Bingo sarà un hotel, al Goldoni ecco una scuola per attori

di Giulia Poggiali
C’erano una volta i cinema a Firenze: l’Eolo dopo il Bingo sarà un hotel, al Goldoni ecco una scuola per attori

La riconversione delle sale in disuso: lo Stensen riaprirà il prossimo anno. Incerto ancora il destino di Spazio 1. Il Nazionale sarà un luogo di cultura

04 aprile 2024
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FIRENZE. Per molti cinema fiorentini l’appendere la locandina della nuova uscita e l’odore dei popcorn appena sfornati, sono solo dei bei ricordi. Per altri, invece, la rinascita è stata resa possibile grazie a progetti di restauro e riqualificazione. In piazza Beccaria, l’Astra era un punto di riferimento per i fiorentini fin dalla sua nascita avvenuta negli anni Venti del secolo scorso.

Dopo la sua chiusura è iniziato il valzer di passaggi di proprietà, che si conclude con l’entrata in scena di Banca di Cambiano che ne ha migliorato le sorti. Infatti la banca, l’anno scorso, si è occupata della ristrutturazione, permettendo la rinascita di un centro culturale di rilievo, affidando il progetto a Prg e Fondazione Stensen. La sala ospita circa cento posti, ha uno schermo di otto metri e presenta una programmazione che varia dai titoli d’essai ai grandi film in lingua originale. Il cinema Stensen, presente in viale Don Minzoni, ha chiuso circa un anno fa ma la sua storia è destinata a proseguire. Per la sua riapertura, che è prevista per i primi mesi del 2025, si sta lavorando sul fronte dell’efficientamento energetico, grazie al bando di gara finanziato dal Pnrr. Lo Stensen del futuro sarà più moderno anche se la sua struttura sarà pressoché la stessa: un spazio di conversazione intergenerazionale, dove potersi confrontare e immergersi nella visione di pellicole di spessore. Lo Spazio 1 era considerato una delle due roccaforti culturali dell’Oltrarno fiorentino.

La prima era il Fulgor, oggi in stato di abbandono, dove la sporcizia e il degrado regnano sovrani. Situato in via del Sole, la storia dello Spazio 1 comincia negli anni Sessanta, quando era il cineclub del dopolavoro Enel. Si distingueva per la programmazione, tra rassegne, cinema storico e cineforum. L’idea è di riportare il cinema alle glorie di un tempo, ma non vi è alcuna certezza della sua riapertura e della sua destinazione d’uso, dal momento in cui la società proprietaria dello spazio ha chiesto di liberare la struttura degli arredi. Il cinema Goldoni, più di 20 anni fa, aveva annunciato di essere arrivato ai titoli di coda. Una carriera lunga, quella del cinema in via dei Serragli, ma che è destinata a decollare di nuovo, anche se sotto nuove vesti.

Dall’ex cinema Goldoni è prevista la nascita di una scuola di recitazione rivolta ai giovani talenti fiorentini, diretta dal noto attore Pierfrancesco Favino. Le trattative con la proprietà, la Altman di Alessandro Matteini, che ha acquistato il complesso nel 2006, per l’assegnazione dello spazio al premiato attore (che dovrebbe gestire la scuola insieme al Teatro della Toscana) , sono ancora in fase di definizione, date le difficoltà iniziali. A proposito di cinema che per riaprire necessitavano di un investimento senza cambio di destinazione, a Firenze troviamo la Giunti-Odeon, al Palazzo dello Strozzino. Restaurato dai designer e architetti dello studio Benaim, il cinema si è trasformato in uno spazio di ben 1. 500 metri quadri, con due nuovi schermi, uno per la proiezione al buio e un grande ledwall per l’intrattenimento diurno, che ospita anche una libreria, considerata una delle più belle al mondo. In borgo San Frediano, il cinema Eolo si presenta al pubblico negli anni Cinquanta come il primo cinema a due sale.

Abbandonato da anni, a oggi pare essere destinato a diventare un hotel da trentacinque camere di design, con tanto di ristorante e spa sul tetto, come mostrano i rendering degli studi architettonici che si stanno occupando della riconversione di uno dei più caratteristici cinema fiorentini.
Situati entrambi in via dei Cimatori, gli ex cinema Supercinema e Nazionale sono ancora chiusi.
Quello che può godere di qualche certezza è il Nazionale che il sito del Comune dichiara che tornerà ad essere luogo di cultura e di eventi, aperto al pubblico in occasione di rassegne o spettacoli. Mentre anche nello storico vicino Supercinema c’è un cantiere in corso: il proprietario è Aurelio de Laurentiis.

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