Il Tirreno

Firenze

L’allarme dei residenti

Firenze, crepe sui muri e pavimento rialzata: il cantiere Tav fa paura

di Valentina Tisi

	Una porta che non si chiude più e una crepa sul muro apparsa durante i lavori per la Tav
Una porta che non si chiude più e una crepa sul muro apparsa durante i lavori per la Tav

Sulle facciate degli stabili sono stati installati sensori per registrare eventuali spostamenti. «Ci dicono di non stare sotto i muri dove ci sono le crepe ma al centro della stanza»

13 febbraio 2024
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FIRENZE. Crepe lungo i muri, porte che non si chiudono o al contrario che non si aprono, c’è anche il caso del pavimento di un appartamento che si è rialzato. Secondo i residenti di via Botticelli questi potrebbero essere i primi segni del passaggio della maxi talpa che sta scavando il tunnel per il passante dell’alta velocità. Crepe e difficoltà nell’aprire e chiudere le porte sono state registrate negli edifici tra il civico 11 e il 17, i primi segnali sono arrivati intorno a giovedì e tra gli abitanti adesso si sta diffondendo la preoccupazione per quello che potrebbe accadere. I problemi maggiori per ora sono stati segnalati nei piani più bassi. Già aprire il portone diventa un’impresa, il pulsante dell’apriporta scatta, ma anche spingendo è difficile entrare. Ci vuole forza, bisogna far leva sull’altra anta del portone per sbloccarlo ed entrare.

C’è chi non si sente più al sicuro in casa come Letizia Sarnetti che da 25 anni vive nella stessa palazzina e che adesso non può entrare in salotto dopo che dal nulla è apparso un rigonfiamento nel pavimento. «Stamattina (ieri, ndr) – racconta – stavo camminando col bastone e mi sono accorta di uno strano movimento del pavimento, come se fosse in salita. Lì per lì non mi ero resa conto di cosa fosse successo, poi ho visto che il pavimento si era come rialzato al centro della stanza». La donna preoccupata si è rivolta subito alla fondazione da cui è in affitto e che ha inviato i tecnici per un controllo. «Mi hanno detto di non entrare per nessun motivo in quella stanza e che giovedì verranno col geometra dell’ente per fare un altro controllo. Nelle altre due stanze per fortuna non hanno visto problemi. Spero che giovedì non mi dicano di portare via tutto, però non mi sento sicura, qui si vive tutti con la paura». La donna dice anche di aver sentito dei rumori la notte prima: «A me è capitato una volta, ma c’è una signora che abita qui accanto e che dice di non riuscire a dormire per il rumore».

Il clima è teso tra i residenti, ormai sembra di sentire le vibrazioni anche quando non ci sono. Nella palazzina vicina stessa storia, aprire il portone è un’impresa. Arrivati a casa di Armando ecco apparire le crepe sul muro. «Domenica ho chiamato anche i vigili del fuoco – spiega – qui la gente inizia a preoccuparsi. Da qualche giorno è apparsa una crepa sopra la porta della camera di mia figlia e la porta non si chiude più. Quello che ci hanno detto per il momento è di non stare sotto i muri dove ci sono le crepe ma al centro della stanza e che se le crepe diventano più grandi dobbiamo andare via. Ma se dovesse succedere di notte dove scappiamo?». I controlli sull’area sono massimi, sul muro davanti all’edificio, da cui una residente racconta di aver visto staccarsi un pezzo di intonaco, sono disposte due apparecchiature che controllano i sensori applicati sulle facciate per registrare eventuali spostamenti. Nonostante questo però il timore resta.

«Tempo fa sono venuti a casa per fare i testimoniali – ricorda Paolo – e hanno fatto le foto in tutte le stanze per rilevare eventualmente crepe e movimenti. Poi hanno creato una sorta di reticolato di sensori sulla facciata e fanno le rilevazioni sul piano stradale. Giovedì i tecnici ci diranno se l'edificio è sempre agibile. Il problema però resta la comunicazione, sappiamo le cose a spizzichi e bocconi, sentendo le voci in giro. Sembra che il piano stradale si sia mosso di 8 millimetri. Ci si preoccupa ancora di più a non sapere». Da Rfi intanto fanno sapere che la fresa ha terminato il suo percorso sotto via Botticelli e si sta apprestando a scavare sotto via Fra’ Bartolomeo, proseguendo il suo cammino a circa una decina di metri al giorno. Ovviamente sarà poi necessario un secondo passaggio di Iris per scavare l’altro tunnel, ma il percorso passerà ad alcune decine di metri di distanza, quindi non interesserà le stese abitazioni. Le segnalazioni arrivate per il momento sarebbero due e i tecnici sono già stati sul posto per un controllo. Inoltre è prevista per i primi di marzo un’assemblea pubblica per confrontarsi con la cittadinanza.
 

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