Alluvione in Toscana, a Campi Bisenzio la contestazione dei comitati: «In 250 sono ancora fuori da casa»
Bagarre al teatro Carlo Monni durante l’incontro pubblico: la replica della Regione
CAMPI BISENZIO. Accesa contestazione a Campi Bisenzio (Firenze), dove si è tenuto un incontro pubblico per fare il punto sui danni dell'alluvione e le relative richieste di risarcimento.
A distanza di ormai tre mesi da quel 2 novembre non esiste una stima ufficiale delle persone "sfollate" ma secondo i comitati locali sono non meno di 250 coloro che devono vivere in alloggi di comodo o che comunque hanno il proprio appartamento pressoché inabitabile.
«Il 2 novembre è un evento estremo ma non più raro. A fronte dei cambiamenti climatici, tutta la pianificazione che noi abbiamo sempre fatto non basta più», ha replicato l'assessore regionale all'Ambiente e Protezione Civile, Monia Monni, ai tanti che hanno fischiato e manifestato in vario modo la propria frustrazione all'interno e all'esterno del Teatro Carlo Monni. «Dovete considerare -ha continuato Monni - che in Toscana ci sono da gestire qualcosa come 46mila chilometri di reticolo minore. Prima dell'alluvione avevamo aperti 700 milioni di cantieri».