Il Tirreno

Firenze

Emergenza sicurezza

«Basta violenze». Firenze, i rioni del centro inviano 1.200 firme al governo Meloni

di Valentina Tisi

	Una rissa ripresa dai cittadini nella zona Leopolda
Una rissa ripresa dai cittadini nella zona Leopolda

La petizione di dieci comitati al ministro: «Spaccio, rapine, furti, aggressioni: non ne possiamo più. Piantedosi mandi i rinforzi, così non si vive»

28 luglio 2023
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FIRENZE. Sono 1200 le firme di residenti e commercianti del Quartiere 1 inviate al ministro dell’Interno Piantedosi per chiedere maggiore sicurezza nelle strade fiorentine. A farsi portavoce delle richieste dei cittadini è l’associazione Borgognissanti che ha unito le forze con altri nove comitati della zona: comitato Parterre, comitato via Maso da Finiguerra, comitato i Sopravvissuti del San Lorenzo, associazione Insieme per San Lorenzo, comitato Leopoldaviva, comitato Sicurezza Oltrarno, comitato Cittadini attivi San Jacopino, comitato fiorentino Fiorenza e Palomar via Palazzuolo.

Un numero di adesioni alto e messo insieme in appena 20 giorni ma che continua a crescere, con cittadini sempre più spaventati davanti ai fenomeni di violenza, allo spaccio e alle rapine che ormai sono all’ordine del giorno fra Cascine e centro storico. «L’iniziativa - precisa il presidente dell’associazione Borgognissanti Fabrizio Carabba - non ha connotati politici, appartiene a noi cittadini, residenti, commercianti che abitiamo o lavoriamo nella nostra città. Nasce quindi con lo spirito di "cittadini attivi". Una strada o una piazza in generale vive bene se i quattro pilastri incarnati dal decoro urbano, dall’arredo urbano, dalla pulizia e dalla sicurezza, sono fra sé comunicanti e sincronizzati. Se viene a mancare uno o più di questi la strada o la piazza va in sofferenza».

Elementi che secondo i portavoce dei comitati, soprattutto nell’ultimo anno, stanno venendo a mancare. Da una zona all’altra le storie si assomigliano: automobili distrutte, spaccio di droga a cielo aperto, furti nelle abitazioni e nei negozi. Una situazione insostenibile che esaspera i residenti. Il presidente Fabrizio Carabba si fa portavoce quindi di un malessere sentito dalla cittadinanza in generale e da più comitati di quartiere e dovuto soprattutto al bisogno di una maggiore sicurezza. «Sono necessari maggiori risorse di uomini e mezzi - continua - per combattere macro e micro-criminalità, spaccio di droga, molestatori seriali in crescita esponenziale nei quartieri della nostra città. Nonostante gli appelli lanciati dalle nostre istituzioni comunali per avere più personale addetto alla sicurezza la risposta da parte del ministro degli Interni non è stata sufficientemente esaustiva». Controlli e prevenzione è quanto chiedono i comitati. «Chiediamo il poliziotto di quartiere, che sia in divisa e che diventi "uno di noi". Non ragazzi degli Angeli del bello ma persone con capacità ed esperienza per prevenire queste situazioni».

I firmatari chiedono come prima cosa che sia fatta maggiore chiarezza sul perché manchino i controlli necessari: «Per questo motivo - spiega Carabba - abbiamo deciso di sottoscrivere questa petizione al Ministero, quale organo supremo della sicurezza nazionale, con una prima raccolta di 1.200 firme per sapere davvero come stanno le cose: se mancano davvero uomini e mezzi, allora che si attivi immediatamente ad inviarceli perché la situazione è ormai fuori controllo. Se invece è questione di inefficienza dei suoi preposti a Firenze, che provveda immediatamente alla sostituzione. Noi non possiamo più aspettare». Una richiesta tanto più sentita e urgente in vista dell’avvicinarsi delle ferie estive che vedranno inevitabilmente commercianti e residenti allontanarsi dalle proprie attività e immobili, col rischio che in una città più vuota, senza l’occhio attento in più del vicino o del negoziante di fiducia, gli episodi di microcriminalità si moltiplichino.

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