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Inchiesta sulla tramvia a Firenze: la fideiussione evita la via del commissariamento

Inchiesta sulla tramvia a Firenze: la fideiussione evita la via del commissariamento

Gest, l’azienda gestisce il tram, ha presentato la garanzia richiesta: finisce con un provvedimento di non luogo a procedere l’udienza fissata davanti al gip

02 dicembre 2022
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FIRENZE. Gest, l'azienda che gestisce la tramvia di Firenze, ha presentato una fideiussione di 9 milioni di euro e di conseguenza la procura ha revocato la nomina del commissario giudiziale per la società finita al centro di un’inchiesta dei pm fiorentini per presunte alterazioni dei bilanci. Finisce così con un provvedimento di “non doversi procedere” l’udienza fissata oggi davanti al gip per la nomina del commissario. Intanto la procura ha inviato un avviso di conclusione indagini a Jean Luc Laugaa e a François Mazza, rispettivamente ad e presidente della cda di Gest, indagati per falso in bilancio. Notificato l’avviso di conclusione indagini anche alla Gest per illecito amministrativo.     

Gest, secondo una nota diffusa dalla procura, avrebbe alterato i bilanci relativi agli anni dal 2017 al 2021, occultando l'effettiva redditività di esercizio, facendo apparire risultati economici di esercizio ben inferiori rispetto a quelli reali al fine di operare da posizione di forza nell'ambito delle contrattazioni relative ai profili economici del contratto di concessione con il Comune di Firenze, anche per il tramite di Tram spa. Per il procuratore aggiunto Luca Turco e la pm Ornella Galeotti, titolari dell'inchiesta, la Gest avrebbe esposto nei bilanci alla voce “accantonamenti” effettuati per grandi revisioni dei convogli e per infrastrutture, valori fondati su costi enormemente sovrastimati. Il fondo accantonamenti, tra il 2015 e il 2020, è calcolato per 10 milioni di euro: la società, secondo le accuse avrebbe occultato 7 milioni di euro.

L’obiettivo della Gest, secondo una nota della Procura, sarebbe stato di non mostrare al Comune di Firenze la redditività effettiva della società, rappresentando una redditività modesta e comune limitata. «La ragione di tale condotta - si legge ancora nella nota - è di tipo economico: si è operato al fine di mettere la società in posizione di favore nell'ambito delle continue trattative con il Comune per la revisione periodica dei prezzi al chilometro».  La revoca della richiesta della nomina del commissario giudiziale per l’amministrazione è dipesa dal fatto, scrive la procura nell'avviso di conclusione indagini, che «sono cessate le esigenze cautelari», avendo «Gest fornito garanzia fideiussoria a copertura degli oneri economici connessi all'esecuzione del contratto di gestione del sistema tramvia nonché degli oneri a qualunque titolo derivanti dal procedimento penale e avendo dato notizia al pubblico di tale garanzia».

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