Il Tirreno

Firenze

Nardella: «I parchi ci servono, continueremo ad annaffiarli»

Nardella: «I parchi ci servono, continueremo ad annaffiarli»

Firenze controcorrente grazie a Bilancino: non è emergenza

30 giugno 2022
3 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE. «Non siamo in una situazione di emergenza, quindi si potranno continuare ad annaffiare i parchi pubblici. Perché parchi e aree verdi sono gli unici luoghi in cui fiorentini e turisti possono andare a frescheggiare». Con l’invaso di Bilancino in buona salute (almeno per ora), il sindaco Dario Nardella, al contrario di quanto fatto da molti colleghi dell’Emilia Romagna e della Lombardia, non firmerà alcuna ordinanza anti-sprechi che possa vietare l’irrigazione dei giardini pubblici di Firenze. A maggior ragione in questo momento in cui le temperature sono così alte da mettere in pericolo tutta la vegetazione. Con il rischio che, il lavoro fatto fino a oggi sul verde, possa andare “bruciato” nel giro di qualche giorno. Fortunatamente – a parte qualche caso davvero sporadico – i giardini della città non sono messi male. Quello che sembra soffrire di più è il San Donato di Novoli: in ampie porzioni il verde è completamente secco, e così anche alcuni alberi piantati negli ultimi mesi. Stesso discorso per la Fortezza e per piazza della Libertà. Ma a Campo di Marte e alle Cure, così come in Porta Romana, in piazza Tasso e all’Isolotto la situazione è ancora recuperabile. Il meteo delle prossime settimane non incoraggia. Isolati temporali non cambieranno il quadro generale. Al momento, per i prossimi 10-15 giorni, non sono previste variazioni significative e perdurerà la presenza dell’anticiclone africano che staziona di fatto da inizio maggio, con temperature fino a 6/7 gradi oltre le medie climatiche di riferimento; questo si tradurrà verosimilmente in nuove ondate di caldo con punte massime fino a 45 gradi . Insomma, non si può ancora prevedere con certezza cosa accadrà dopo, ma meglio non contare troppo sul clima. «Grazie all’invaso di Bilancino – ha detto l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re – Firenze può permettersi di non limitare l’uso dell’acqua. Nell’irrigazione pubblica si procederà quindi secondo le modalità previste, senza particolari stop, anche se la lotta allo spreco delle risorse naturali la mettiamo in atto sia attraverso impianti di irrigazione smart, che consentono un risparmio idrico, sia con una parsimonia nel periodo estivo su aree verdi estese, essendo necessaria una maggiore quantità di acqua ed essendo minore invece la disponibilità di questa risorsa».

Salvo che sugli alberi, che continueranno ad essere irrigati dagli impianti che sono stati realizzati nel momento della messa a dimora. «Tuttavia, ciò non deve indurci ad abbassare la guardia – continua l’assessora – La siccità di questo periodo è un effetto davvero preoccupante dei cambiamenti climatici, che stanno mettendo a dura prova il nostro pianeta e i territori in cui viviamo. È necessario che ognuno di noi faccia la propria parte per limitare i consumi, anche quelli domestici: utilizzare meno acqua, così come meno energia, è possibile e doveroso. Per questo, abbiamo promosso il decalogo per il risparmio idrico con alcune semplici regole da seguire per preservare questa risorsa e non arrivare ad avere problemi di approvvigionamento in città». l

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
La protesta

Salta il rinnovo del contratto, supermercati in sciopero la vigilia di Pasqua: i marchi coinvolti

di Martina Trivigno
Sportello legale