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Calcio: il personaggio

Empoli, Accardi se ne va: sette anni di talenti scoperti e soddisfazioni. Ecco i possibili sostituti


	Pietro Accardi
Pietro Accardi

Si separano le strade del diesse e del club azzurro: il manager è vicino alla Sampdoria

06 giugno 2024
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EMPOLI. «Sarebbe un altro bel problema per noi. Certamente, non sarebbe una cosa da accettare a cuor leggero». Così a fine marzo 2024 rispondeva il presidente Fabrizio Corsi ai giornalisti che gli chiedevano come avrebbe preso l’addio di Pietro Accardi, accostato in quei giorni al Napoli della stagione 2024-2025. Quasi tre mesi e mezzo dopo lo scenario è tornato a proporsi, stavolta con un tasso di veridicità che non lascia spazio a dubbi.

Dopo sette anni

Un presagio funesto che si è realizzato e che ora porterà con sé tanti dubbi legati al futuro. Dopo sette anni come direttore sportivo, le strade di Pietro Accardi e dell’Empoli si separano. Alla fine non sarà il Napoli, ma la Sampdoria la sua futura squadra, con in mano una proposta di un biennale da 600 mila euro più bonus. Accardi, che era ancora legato al club azzurro per altri due anni (alle stesse cifre offerte dalla Samp), ha trovato un accordo con Fabrizio Corsi che l’ha “liberato” consentendogli di intraprendere una nuova avventura calcistica.

Il ritorno

Tornerà nella piazza che l’ha visto vestire i panni di giocatore per sei stagioni, dal 2006 al 2012. Lo aspetta una bella sfida, quella di provare a portare il club doriano in A dopo l’anno di purgatorio in B. Quest’anno la squadra, dopo essere uscita poche settimane fa al primo turno playoff contro il Palermo, non è riuscita a coronare il sogno di fare ritorno in massima serie, dopo la scottante retrocessione della stagione precedente. Ma i doriani non demordono e quest’anno vogliono riprovarci con maggiore convinzione, anche se devono stare attenti all’indice di liquidità che vale ancora per una sessione di mercato, facendo quindi scelte in entrata ponderate e oculate. Il senso degli affari di Accardi sicuramente avrà convinto il presidente Matteo Manfredi a investire su di lui.

Le scoperte

Dopo le scoperte dei vari Caputo, Di Lorenzo, Bennacer, Bajrami, Parisi e Vicario, la società genovese sa di poter contare su un vero e proprio “asso” capace di scoprire giovani talenti per poi rivenderli a peso d’oro alle società più blasonate. Il tecnico blucerchiato, salvo sorprese dell’ultimo minuto, sarà Andrea Pirlo, certamente un ottimo conoscitore di pallone, che sta provando ad emergere nel panorama allenatori. Quello doriano rappresenterà per lui un ulteriore step di crescita, dopo più do dieci anni passati a Empoli (le prime due stagioni da calciatore e due da team manager prima di diventare ds) dietro la scrivania: fu proprio nel 2014, l’anno del ritorno in A della squadra, che appese le scarpette al chiodo, giocando di fatto le ultime due stagioni da calciatore con la casacca azzurra ben cucita addosso. Il feeling con Empoli non è mai stato in discussione, ma ora è tempo di nuove sfide, da cogliere al volo, in attesa di fare il salto – perché no, vista la sua giovane età (1982) – verso lidi ancora più prestigiosi. Se si tratterà di un addio o di un arrivederci solo il tempo potrà diro. Ma certo è che l’Empoli della prossima stagione in A, la quarta, un record certamente propiziato proprio dalle scelte di mercato di Accardi, perderà un tassello molto importante. Di difficile rimpiazzo.
I possibili sostituti
Quali sono le figure destinate a sostituirlo? Le voci nelle ultime ore si rincorrono, come spesso succede: c’è chi parla di Roberto Gemmi, direttore sportivo del Cosenza (ex Pisa e Brescia), ma non è da escludere un ritorno di Marcello Carli, attuale ds del Benevento. Per lui si tratterebbe di un ritorno, dopo una vita in azzurro in varie vesti, da giocatore a vice allenatore fino a diventare direttore generale. Fu lui a lanciare in panchina Maurizio Sarri e, dietro la scrivania, lo stesso Accardi. Al momento sembra una corsa a due, ma non è da escludere che nelle prossime ore possano “spuntare” nuove candidature.

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