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Empoli

Nicola studia uno stop Mondiale. Dopo Gila, c’è da fermare Inzaghi

Davide Nicola,il tecnico dell’Empoli
Davide Nicola,il tecnico dell’Empoli

Col Genoa è arrivato un pareggio: l’obiettivo è strappare dall’Arechi i 3 punti

08 febbraio 2024
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EMPOLI. Da un campione del mondo all’altro, da una retrocessione apparentemente scontata all’ennesima impresa della sua carriera: è questo l’incipit della settimana che segue al pareggio interno contro il Genoa di Alberto Gilardino e che precede la delicatissima sfida dell’Arechi tra il suo Empoli e la Salernitana di un altro campionissimo come Pippo Inzaghi. Dopo aver imbrigliato il gioco del grifone, Davide Nicola è pronto per affrontare l’ennesimo snodo cruciale per una salvezza apparentemente lontana anni luce poche settimane fa ma che oggi sembra alla portata di un gruppo, quello azzurro, che ha saputo rilanciarsi con cinque punti nelle ultime tre uscite contro Monza, Juventus e Genoa.

Sabato alla Carlo Castellani – Computer Gross Arena si è vista una squadra in grado di gestire il gioco come non si era ancora visto in questa stagione, a dimostrazione di quanto la cura Nicola stia portando i suoi frutti non soltanto sotto il profilo mentale ma anche sul piano tecnico: nel giro di due settimane il possesso palla dell’Empoli è passato dallo striminzito 28% contro il Monza al 61% dell’Allianz Stadium ed al 48% contro il Genoa. Se da una parte contro i brianzoli sono bastati il cinismo da grande squadra ed uno strepitoso Zurkowski a servire sul piatto d’argento i tre punti necessari per spezzare l’incantesimo dopo un digiuno di otto partite senza vittorie, lo 0 a 0 dell’ultimo weekend ha certificato una ritrovata solidità difensiva ed un’attenzione troppe volte venuta meno nella prima parte del campionato. «Nicola è un allenatore esperto, competente, ha già fatto vedere di che pasta è fatto. La squadra è diversa, in tre partite abbiamo fatto tre risultati utili, quattro gol fatti e uno subito. Noi ci crediamo, fino alla fine dovremo sputare sangue tutti insieme» dichiarava il diesse Pietro Accardi qualche giorno fa in conferenza stampa lodando l’opera del tecnico piemontese e preparando il campo ad un’altra impresa da lui stesso definita «difficile ma non impossibile». Soltanto due i precedenti tra Nicola ed Inzaghi, quando sedevano rispettivamente sulle panchine di Torino e Benevento: 2-2 al Vigorito il 22 gennaio 2021 con reti di Viola e Lapadula e doppietta decisiva di Simone Zaza, 1-1 all’Olimpico Grande Torino quattro mesi più tardi nel pomeriggio che segnò la retrocessione dei sanniti dell’ex Milan e salvezza dei granata al termine di un campionato a dir poco difficile.

Il bilancio tra Empoli e Salernitana parla di trentotto incontri con diciassette vittorie azzurre, l’ultima delle quali ottenuta lo scorso 27 settembre grazie alla prodezza di Tommaso Baldanzi, dieci pareggi e undici successi campani per un totale di cinquantotto reti fatte e quarantuno subìte dal 1948 ad oggi: la Salernitana non vince ad Empoli dal 28 novembre 1999 (3-0, reti di Guidoni, Di Michele e Di Jorio) e non segna più di una rete dal 13 aprile 2010 quando Dionisi e Caputo, unico ex della sfida di venerdì sera, portarono gli ospiti sul due a zero prima della rimonta empolese ad opera dello scatenato Éder e di Marianini per il definitivo 5-2. Davide Nicola ha già affrontato i granata in ben tre occasioni tra il 2010 ed il 2015: due con il Lumezzane in Lega Pro (1-0 a Salerno e 1-3 al ritorno in Val Gobbia) ed una con il Bari in Serie B (2-1 con reti di Maniero e Valiani) . In carriera l’allenatore di Luserna San Giovanni vanta anche tredici precedenti con le maglie di Ancona, Genoa e Ternana tra Serie B e Coppa Italia con quattro successi, tre pareggi e sei sconfitte e con una rete all’attivo, quella che aprì le segnature nel rotondo successo del Genoa di Franco Scoglio (4-0) del 28 ottobre 2001.

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