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Empoli, sono stati due minuti d’ingenuità: «Con le grandi serve perfezione»


	Il saluto dei giocatori alla Maratona al termine della gara col Milan (Foto Autovino)
Il saluto dei giocatori alla Maratona al termine della gara col Milan (Foto Autovino)

Il tecnico azzurro è pronto al rilancio: «Io voglio essere un vincente»

03 ottobre 2022
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EMPOLI. Il risultato finale di Empoli-Milan, con gli azzurri che escono sconfitti per 1-3 dopo aver subito due gol nei minuti di recupero, non fa male solo per quando è arrivato, ma soprattutto per come è arrivato. Perché, dopo un primo tempo dove l’Empoli non era riuscito a esprimere il suo gioco aggressivo e aveva lasciato troppo spazio ai campioni d’Italia, nella ripresa gli uomini di Paolo Zanetti hanno alzato il loro baricentro, mettendo tanta pressione ai rossoneri e creando diverse occasioni da gol. «Ce l’abbiamo messa tutta – ha confermato il tecnico di Valdagno a fine gara – per cercare di contrastare il Milan. Purtroppo il calcio a volte è crudele, anche se noi abbiamo fatto degli errori e siamo mancati su certi dettagli. Contro certe squadre dobbiamo essere perfetti dal primo all’ultimo secondo, per due minuti non lo siamo stati e lo abbiamo pagato». «Dovevamo metterci un pizzico in più di attenzione. – gli fa eco De Winter – . Con l’allenatore analizzeremo cosa è successo e ci lavoreremo sopra. Abbiamo giocato bene, meritavamo sicuramente qualcosa di più. Abbiamo creato tante occasioni e sprecato diversi gol, purtroppo è andata così».
Il pareggio trovato da Bajrami su calcio di punizione al 92’era sembrato a molti il giusto premio per gli sforzi prodotti dagli azzurri nella seconda metà di gara. Un gol dalla grande valenza simbolica, realizzato da uno dei giocatori che in questo inizio di stagione è finito nell’occhio del ciclone. Per Bajrami questo potrebbe essere il momento di svolta che tanti a Empoli stavano aspettando, come conferma anche mister Zanetti: «Bajrami in mezz’ora poteva fare tre gol, questo simboleggia la caratura di un giocatore che sta ritrovando sé stesso. Sono molto contento per lui, finalmente ha avuto una gioia, anche se personale e non di squadra. Penso di poterlo aiutare. Questo gol deve servire per permettergli di ritrovare il Bajrami che tutti noi conosciamo e che ci può dare una mano nel nostro percorso». Ieri mattina l’Empoli è subito tornato in campo per la classica seduta di allenamento con post-gara, con lavori differenziati tra chi è sceso in campo e chi è rimasto in campo. Il modo migliore per togliersi subito l’amaro dalla bocca e cominciare a pensare ai prossimi impegni cercando di trovare la giusta spinta da tutto quello che ha funzionato contro il Milan. «Metteremo da parte questa sconfitta, arrivata in un modo più che dignitoso. – conferma Zanetti – . È vero, ci sono delle cose su cui dobbiamo lavorare e migliorare, ma io voglio che questa prestazione ci serva per alzare il livello di rabbia e di attenzione necessaria in questo campionato per fare bene. Andiamo ad analizzare gli errori, ma anche le cose buone, e ce ne sono tante. Abbiamo fatto di tutto per vincere, lottando su tutti i palloni e cercando di mettere in difficoltà il Milan. Si vede da come hanno esultato alla fine che per loro non è stato facile vincere. Essere arrabbiati (ma è solo un eufemismo, ndc) dopo una partita del genere è giusto, perché se fai così tanto per scalare una montagna poi devi arrivare in cima, altrimenti si rimane incompiuti e io voglio essere un vincente». Con la gara con il Milan ormai alle spalle, per l’Empoli e per Zanetti è già tempo di guardare avanti con speranza e sempre più consapevolezza nei propri mezzi. «Ci sono stati momenti – ha concluso il tecnico azzurro – dove l’Empoli ha fatto vedere di essere una squadra che può guardare lontano e può anche permettersi di sognare qualcosina. Non c’è niente che mi preoccupi». 

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