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Dopo la tragedia

La Valdelsa in lacrime per Leonardo, morto a 16 anni: «Ora intervenite su quell’incrocio»

di Giacomo Bertelli

	Un mazzo di fiori sul luogo della tragedia (foto Juri Autovino) e la vittima, Leonardo Gozzi
Un mazzo di fiori sul luogo della tragedia (foto Juri Autovino) e la vittima, Leonardo Gozzi

La richiesta di amici e parenti del ragazzino morto nell’incidente in scooter. Il luogo della tragedia in via Marco Polo a Certaldo era già finito al centro del dibattito per la scarsa visibilità

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CERTALDO. Dolore e sgomento in Valdelsa per la scomparsa di Leonardo Gozzi, il 16enne castellano che ha perso la vita in un incidente martedì sera a bordo del suo motorino all’incrocio di via Marco Polo con via Galvani dopo essersi scontrato con un’auto. Un dolore che coinvolge la sua famiglia, gli amici e gli studenti dell’istituto Roncalli di Poggibonsi, dove Leonardo studiava. Anche oggi sono stati tanti gli amici e semplici cittadini che si sono fermati a quell’incrocio “maledetto” a fissare lo sguardo a terra, dove i cerchi rossi indicano quell’impatto che è stato fatale per Leonardo.

Dai biglietti ai mazzi di fiori, c’è un significativo gesto che si sta ripetendo ormai dal momento della scomparsa di Leonardo e che vede protagonista i suoi amici, i quali dialogano con i conducenti delle auto che da via Marco Polo si immettono lungo via Luigi Calvani. “Svoltate a destra”, lo ripetono una volta, poi in coro, con quella caparbietà e desiderio che ciascuno possa rispettare il codice della strada, come se quel gesto, quelle parole, potessero ancora una volta dare un filo di speranza per ricordare un amico che oggi non c’è più e che attende, dopo l’autopsia, il momento dell’ultimo saluto, con il funerale che ancora non è stato fissato.

In questa attesa intanto familiari molto vicini alla famiglia del giovanissimo castellano che viveva a Petrazzi, ma che condivideva la sua vita con gli amici di Certaldo, hanno parlato con il sindaco certaldese Giovanni Campatelli, per ribadire ancora una volta la necessità di intervenire lungo questo incrocio.

Una ipotesi di intervento lungo questo incrocio, ritenuto buio e con una visibilità non ottimale, è stato anche in passato sul tavolo dell’amministrazione comunale, con sopralluoghi da parte degli uffici competenti, per cercare di capire come intervenire.

Gli amici e i parenti stretti hanno idee chiare: «Occorre chiudere quell’ingresso da via Marco Polo su via Luigi Galvani, le alternative già ci sono. Dobbiamo intervenire prima possibile per chiudere una triste pagina di storia certaldese e allo stesso tempo aumentare la luminosità di un tratto di strada che assieme al passaggio pedonale sul ponte dell’Elsa non è ben visibile».

Un impeto, un desiderio che non è dettato semplicemente dalla rabbia e dolore del momento, ma una ferma convinzione che, accompagnata dal gesto dei giovani ragazzi di ricordare anche ai “grandi” di rispettare il codice della strada, si possa creare qualcosa di buono per la comunità. l

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