Il Tirreno

Empoli

Elezioni comunali: l’intervista

Empoli, Mantellassi indica le priorità: «Impegno per frazioni e sicurezza. Le parole di Masi poco rispettose»

di Danilo Renzullo

	Il sindaco Mantellassi
Il sindaco Mantellassi

Il primo giorno da sindaco: «Metodo nuovo, affronteremo tutte le questioni». Poi l’attacco all’avversario: «Occorre un profilo istituzionale»

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EMPOLI. Prima una passeggiata in centro, «perché un cittadino deve incontrare il sindaco per strada e con lui si può e si deve confrontare», poi una visita agli uffici del Comune per salutare i dipendenti e i dirigenti, infine la proclamazione e la presa in consegna della fascia tricolore lasciata in eredità da Brenda Barnini. Nel mezzo, incontri e telefonate. «Perché mi sono messo subito a lavorare», specifica Alessio Mantellassi nel suo primo giorno da sindaco di Empoli. Archiviate le elezioni, passata la festa, ora gli impegni. E le promesse da concretizzare. Da una parte la composizione della nuova giunta («Manterrà gli equilibri della coalizione», ha promesso il primo cittadino), dall’altra le questioni tecniche e, soprattutto, i primi impegni assunti in campagna elettorale da trasformare in fatti.

Le priorità

A partire da «frazioni e sicurezza», le priorità indicate da Mantellassi. Sulle quali il nuovo sindaco vuole da subito lanciare un messaggio concreto. E lo farà in occasione della prima seduta del consiglio comunale. «Ci vogliamo arrivare pronti per il primo atto di un nuovo sindaco, la manovra di bilancio, con l’applicazione dell’avanzo di bilancio», spiega. Avanzo che «sarà destinato a dare alla città una serie di messaggi sui temi della sicurezza e delle frazioni, sulla capacità di intervento che l’amministrazione vuole avere e mettere in campo». Un impegno, quello che dovrà assumere l’assemblea cittadina, che si affiancherà a quello della scelta del presidente del consiglio comunale. «È un ruolo importante per il ruolo di garanzia che il presidente ha – sottolinea Mantellassi – e per questo sarà il consiglio comunale a sceglierlo». Le frazioni, quindi, al centro dell’azione della nuova amministrazione.

Il voto

Quelle frazioni che, almeno in parte, hanno però voltato le spalle al candidato del centrosinistra. Marcignana, Pagnana, Brusciana. Zone della città dove Leonardo Masi, sfidante di Mantellassi al primo ballottaggio della storia della città, ha avuto la meglio. Aree dove negli ultimi anni si sono concentrati alcuni dei maggiori nodi che restano da sciogliere. «Stamani (ieri per chi legge, ndr) ho parlato con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per le zone interessate dal raddoppio ferroviario: ci incontreremo presto affinché vengano prese in considerazione le segnalazioni e le esigenze poste dai cittadini», aggiunge il primo cittadino ribadendo il no al gassificatore. «Il risultato che abbiamo ottenuto è stato netto – commenta Mantellassi che con 9.589 preferenze ha ottenuto quasi il 60% dei voti –. Dispiace per la flessione dell’affluenza, ma è un fattore endemico tra il primo e il secondo turno. Una parte dell’elettorato del primo turno, quello che si rifaceva al centrodestra (che in totale ha ottenuto il 29%, ndr) non aveva riferimenti nel ballottaggio, caratterizzato da una sfida a sinistra».

Nuovo metodo

L’obiettivo di Mantellassi è inaugurare anche una nuova stagione nei rapporti con i cittadini. «Affronteremo situazione per situazione, anche quelle con gli elementi più complicati e anche quelle di non diretta competenza del Comune, ad esempio il raddoppio ferroviario, perché i cittadini vanno ascoltati e le questioni affrontate – sottolinea il primo cittadino –. Stamani (ieri per chi legge, ndr) ho parlato ad esempio con il referente del comitato “No antenne” di via Valpusteria e nei prossimi giorni ci incontreremo. Questo sarà un nuovo metodo nel rapporto tra amministrazione e cittadini e questo anche per recuperare il rapporto di fiducia dove non l’abbiamo ottenuta».

L’avversario

Quella fiducia che secondo Masi è «dimezzata» a causa della scarsa partecipazione degli elettori al voto. «Affermazioni scorrette», secondo Mantellassi perché dopo il voto «occorre avere e mantenere un profilo istituzionale». «Sono parole poco rispettose nei confronti dei tanti cittadini che hanno votato. Sono e sarò il sindaco di tutta la città, anche di quella parte di cittadinanza che non mi ha votato», conclude Mantellassi che ieri pomeriggio è stato proclamato sindaco e ha indossato per la prima volta la fascia tricolore.

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