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Sanità, in Valdelsa più di nove mesi per una mammografia: ecco i tempi per tutti gli esami

di Sara Venchiarutti
Sanità, in Valdelsa più di nove mesi per una mammografia: ecco i tempi per tutti gli esami

In generale a essere rispettati sono i codici a priorità più elevata, e cioè visite ed esami urgenti o brevi

13 febbraio 2024
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EMPOLI. Nella Valdelsa a gennaio 2024 solo un quarto delle ecografie alla mammella programmate – da fare cioè entro 120 giorni – sono state eseguite nei tempi stabiliti per legge. Il 26,09%, per essere precisi. Il resto – chi più, chi meno – ha sforato. Così come solo un esame audiometrico tonale programmato su dieci – il 12,5% – è rientrato nei tempi. Meno della metà – il 45,45% – di chi aveva una mammografia programmata è riuscito a farla entro quattro mesi. Il 67,86% dei pazienti che sulla ricetta per la spirometria globale aveva un codice breve l’ha avuta entro i 10 giorni previsti.
Uno su tre no
Per una visita urologica differibile (entro 15 o 30 giorni) nella zona Empolese – Valdarno Inferiore (in pratica Valdelsa e Valdarno inferiore) il 40% delle volte i tempi sono stati garantiti, per il 60% delle volte no. Percentuali simili per la pneumologia, stavolta nella Valdelsa: “in orario” solo il 43,97% delle visite differibili, con una mediana dei giorni d’attesa – una media ponderata che tiene conto di diverse variabili ed è più vicina al dato reale – di 115 giorni, quasi otto volte di più se si prende come riferimento il limite di 15 giorni. È la fotografia che emerge dal monitoraggio della Regione sulle liste d’attesa, ossia i tempi che i cittadini devono aspettare per avere una visita o un esame (sono analizzati solo i primi accessi).
Di mese in mese
E sì, a volte ti può andare bene, altre volte no. È un po’ un terno al lotto. Molto cambia a seconda della tipologia diagnostica, ma anche del periodo, del mese in cui è effettuata. Se finora le percentuali si riferiscono a gennaio, basta andare indietro a dicembre per trovare una situazione diversa per alcune prestazioni. A volte in peggio: nella Valdelsa le visite oncologiche di gennaio, ad esempio, sono state garantite tutte nei tempi e per tutti i codici di priorità disponibili. A dicembre 2023 invece solo il 50% di quelle urgenti, una su due, sono state fatte entro i tre giorni massimi previsti. Altre volte la situazione si ribalta, come nel caso dell’ecografia alla mammella programmata, che a gennaio ha rispettato i tempi il 26, 09% dei casi, mentre a dicembre la percentuale sale a 91, 67%.
Criticità costanti
Più spesso però alcune criticità restano costanti. È il caso delle visite pneumologiche con codice differibile che, come a gennaio, pure a dicembre sono state meno della metà, ossia il 49,28%; “puntuale” una su due (il 46,55%) quelle in codice breve, che a gennaio diventano oltre due su tre, ossia il 71,79%. Le percentuali restano basse anche per le visite urologiche, stavolta nella zona Empolese – Valdarno inferiore: qui le differibili (entro 15-30 giorni) fatte entro i tempi a gennaio sono state appena il 40,43%; a dicembre – sempre per lo stesso codice – si scende al 20,56%, ossia per due pazienti su dieci. A dicembre, tra l’altro, le urologiche urgenti sono state garantite entro i tre giorni il 66,67% delle volte (a gennaio tutte). Stesso discorso per la visita chirurgica. Circa la metà di chi aveva un codice differibile l’ha avuta nei tempi (il 52,83% a gennaio, il 48,18% a dicembre). Pure la mammografia programmata resta nella “maglia nera”. A dicembre, infatti, non è stato possibile calcolare la percentuale degli esami fatti in tempo, ma la media ponderata dei giorni d’attesa parla di ben 284 giorni di attesa, ossia oltre 9 mesi rispetto ai quattro previsti. Più del doppio. Continua a non passarsela bene neppure la spirometria globale (per i polmoni): a gennaio il codice breve è stato eseguito entro i dieci giorni il 67,86% delle volte, mentre a dicembre si scende al 55,56%. A dicembre invece per una spirometria semplice programmata la mediana era di 294 giorni di attesa, quasi dieci mesi a dispetto dei quattro previsti.
Codici ad alta priorità
In generale, ad essere rispettati sono i codici a priorità più elevata, e cioè visite ed esami urgenti o brevi. A gennaio – a differenza di dicembre – nessuna prestazione urgente è scesa sotto la soglia del 100%, mentre qualche criticità si riscontra per i codici brevi, nei casi della risonanza magnetica alla colonna e della spirometria globale. In linea le visite, per cui la peggiore per il codice breve è quella otorinolaringoiatrica (il 60,52% entro i tempi).

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