Il Tirreno

Empoli

La minaccia

Busta con un proiettile recapitata al sindaco di Castelfiorentino


	Il sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, e la busta che ha ricevuto
Il sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, e la busta che ha ricevuto

Falorni: «Sono preoccupato per i miei cari, non per me. Se qualcuno pensa di ottenere qualcosa con questo gesto, non accadrà»

29 gennaio 2023
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CASTELFIORENTINO. Una busta con un proiettile indirizzata al sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni. Il plico è stato recapitato sabato 28 gennaio a casa del padre del primo cittadino. Sul caso sono in corso indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Empoli. Il padre stava la stava aprendo e non appena si è accorto dalla presenza del proiettile ha avvisato i militari. La busta è stata sequestrata e al momento non è ancora stata aperta del tutto, per cui non è chiaro se dentro ci sia un biglietto di rivendicazione del gesto. Da un primo esame quella all'interno ci sarebbe una cartuccia calibro 12, probabilmente da caccia.

La vicenda è stata resa nota dallo stesso sindaco con un post su Facebook. «Esco adesso dalla caserma dei carabinieri, dove ho appena provveduto a sporgere denuncia per un fatto grave capitatomi nella giornata di ieri”, ha scritto il sindaco. “Mi è stata recapitata, attraverso la cassetta delle lettere di mio padre, la busta in foto, contenente una cartuccia calibro 12.  La busta è attualmente nelle mani delle forze dell’ordine, e la vicenda già segnalata alla prefettura (e quindi al Viminale). Attraverso questo post intendo condividere pubblicamente solo due rapidi pensieri. Non è mia intenzione fare la vittima; alla fine, non è una situazione del tutto speciale per un sindaco: non avete idea di quanti colleghi in Italia subiscono minacce simili, e anche di peggio. Dovremmo piuttosto ricordarcene in ogni occasione in cui capita di produrre pensieri qualunquisti sulla politica e su chi se ne occupa. Diciamo che è un rischio che si mette in conto, quando si amministra la cosa pubblica, ed è anche, senza tanti infingimenti, una delle cose per cui non è che ci sia tutta questa corsa a fare il sindaco, ultimamente. Quindi, bene che queste cose si sappiano».

«Per quanto mi riguarda – ha aggiunto nel post - non sono un uomo infallibile e ho senz’altro tanti difetti. Ma ho un’idea piuttosto precisa di chi sono, come persona. Sono nipote di un partigiano, che si è iscritto al Pci in clandestinità e portava la propaganda partigiana in giro in bici all’epoca in cui fare questo significava farsi fucilare. I valori della politica e della cosa pubblica mi sono stati insegnati fin da piccolo dalla mia famiglia. Non ho mai rubato un euro, nella mia vita, e so per certo che non lo farò mai. Cerco di svolgere il mio ruolo di sindaco al meglio delle mie capacità, e sempre con piena coscienza e responsabilità di quello che faccio, privata e pubblica. È il motivo per cui non ho alcun problema a guardare l’immagine che lo specchio mi rimanda ogni mattina, e a dormire la notte.Le preoccupazioni che un gesto come questo può suscitare ci sono, indubbiamente, ma sono più rivolte ai miei cari piuttosto che a me.Se qualcuno pensa di avere un qualsiasi effetto, in questo modo, sulle mie decisioni, e nel farsi le proprie ragioni, rispetto a qualsivoglia argomento, penso abbia gravemente sbagliato valutazione. Un buon lavoro agli inquirenti. Il mio continuerà senz’altro esattamente come sempre».

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