Busta con un proiettile recapitata al sindaco di Castelfiorentino
Falorni: «Sono preoccupato per i miei cari, non per me. Se qualcuno pensa di ottenere qualcosa con questo gesto, non accadrà»
CASTELFIORENTINO. Una busta con un proiettile indirizzata al sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni. Il plico è stato recapitato sabato 28 gennaio a casa del padre del primo cittadino. Sul caso sono in corso indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Empoli. Il padre stava la stava aprendo e non appena si è accorto dalla presenza del proiettile ha avvisato i militari. La busta è stata sequestrata e al momento non è ancora stata aperta del tutto, per cui non è chiaro se dentro ci sia un biglietto di rivendicazione del gesto. Da un primo esame quella all'interno ci sarebbe una cartuccia calibro 12, probabilmente da caccia.
La vicenda è stata resa nota dallo stesso sindaco con un post su Facebook. «Esco adesso dalla caserma dei carabinieri, dove ho appena provveduto a sporgere denuncia per un fatto grave capitatomi nella giornata di ieri”, ha scritto il sindaco. “Mi è stata recapitata, attraverso la cassetta delle lettere di mio padre, la busta in foto, contenente una cartuccia calibro 12. La busta è attualmente nelle mani delle forze dell’ordine, e la vicenda già segnalata alla prefettura (e quindi al Viminale). Attraverso questo post intendo condividere pubblicamente solo due rapidi pensieri. Non è mia intenzione fare la vittima; alla fine, non è una situazione del tutto speciale per un sindaco: non avete idea di quanti colleghi in Italia subiscono minacce simili, e anche di peggio. Dovremmo piuttosto ricordarcene in ogni occasione in cui capita di produrre pensieri qualunquisti sulla politica e su chi se ne occupa. Diciamo che è un rischio che si mette in conto, quando si amministra la cosa pubblica, ed è anche, senza tanti infingimenti, una delle cose per cui non è che ci sia tutta questa corsa a fare il sindaco, ultimamente. Quindi, bene che queste cose si sappiano».
«Per quanto mi riguarda – ha aggiunto nel post - non sono un uomo infallibile e ho senz’altro tanti difetti. Ma ho un’idea piuttosto precisa di chi sono, come persona. Sono nipote di un partigiano, che si è iscritto al Pci in clandestinità e portava la propaganda partigiana in giro in bici all’epoca in cui fare questo significava farsi fucilare. I valori della politica e della cosa pubblica mi sono stati insegnati fin da piccolo dalla mia famiglia. Non ho mai rubato un euro, nella mia vita, e so per certo che non lo farò mai. Cerco di svolgere il mio ruolo di sindaco al meglio delle mie capacità, e sempre con piena coscienza e responsabilità di quello che faccio, privata e pubblica. È il motivo per cui non ho alcun problema a guardare l’immagine che lo specchio mi rimanda ogni mattina, e a dormire la notte.Le preoccupazioni che un gesto come questo può suscitare ci sono, indubbiamente, ma sono più rivolte ai miei cari piuttosto che a me.Se qualcuno pensa di avere un qualsiasi effetto, in questo modo, sulle mie decisioni, e nel farsi le proprie ragioni, rispetto a qualsivoglia argomento, penso abbia gravemente sbagliato valutazione. Un buon lavoro agli inquirenti. Il mio continuerà senz’altro esattamente come sempre».