Il Tirreno

Empoli

Raddoppio Rfi alla Regione Toscana. «Opera irreversibile, siamo alla gara»

di Luca Signorini
Raddoppio Rfi alla Regione Toscana. «Opera irreversibile, siamo alla gara»

Il progetto va avanti nonostante il ricorso al Tar del comitato delle frazioni

26 gennaio 2023
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EMPOLI. Si è tenuta in commissione Ambiente della Regione Toscana l’audizione dei dirigenti di Rete ferroviaria italiana, e tra le altre cose è stato affrontato anche il tema del raddoppio ferroviario tra Empoli e la stazione di Granaiolo.

Un’opera da 267 milioni di euro che prevede la realizzazione di un secondo binario in affiancamento all’esistente in un tratto di 10 chilometri, l’elettrificazione di tutta la linea Firenze-Siena e la costruzione di muri in cemento armato lungo il tracciato ferroviario, questo perché saranno soppressi 13 passaggi a livello tra Empoli (frazioni di Brusciana, Sant’Andrea e Fontanella) e Castelfiorentino (Granaiolo) e verranno realizzati 5 chilometri di viabilità alternativa (quella che fa più discutere è la strada nell’area dell’ex Zuccherificio di Granaiolo).

Ai consiglieri regionali i vertici toscani di Rfi hanno affermato che il progetto «è ormai irreversibile perché è già allo stato di gara». Insomma, marcia spedito senza tentennamenti. Con buona pace del Comitato per un altro raddoppio, che ha già promosso un ricorso al Tar contro la maxi opera proponendo un tracciato alternativo dei treni, che non vadano a spezzare in due le frazioni empolesi, dove sono previsti espropri (in totale 155) in numerose proprietà private, che perderanno orti, giardini e annessi agricoli (solo un edificio, all’ingresso di Fontanella, sarà raso al suolo).

Tra l’altro, i dirigenti di Ferrovie hanno anche dichiarato che «gli incontri con la popolazione sono stati fatti». Su questi punti tuona Silvia Noferi, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle: «Quando siano stati fatti questi incontri non è dato sapere, quello che è chiaro è che la gestione di Rfi è rimasta al secolo scorso, alle modalità borboniche di semplice imperio, completamente avulsa dalla realtà e dalle contingenti necessità delle istituzioni di recuperare credibilità che passano necessariamente dalla trasparenza, dialogo e condivisione dei progetti con la popolazione». «Sul raddoppio è mancata completamente l’informazione ai cittadini che si vedranno espropriare e abbattere la casa - conclude - senza che Rfi abbia nemmeno valutato progetti alternativi che potessero mitigare l’impatto acustico, con qualsiasi valutazione d’impatto ambientale omessa».

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