Il Tirreno

Il Cecina trova sotto l’albero solo l’eurogol del River Pieve

di Michele Falorni
Il Cecina trova sotto l’albero solo l’eurogol del River Pieve

La spettacolare punizione di Simone Filippi decide la partita al Rossetti Troppe le occasioni non finalizzate da parte dei rossoblù di mister Miano

26 dicembre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





CECINA. Natale amaro per lo Sporting Cecina. Per raccontare la sfida tra i rossoblù di mister Sebastiano Miano e il River Pieve (finita 0-1) bisogna partire dal 67’, quando Simone Filippi calcia una meravigliosa punizione da venti metri e infila il sette alla destra di Alex Barbanera strappando il successo nella giornata di recupero del campionato di Eccellenza non disputata a novembre. Ieri, al Loris Rossetti, i padroni di casa hanno perso prendendo la rete su palla inattiva e rimanendo inchiodati a 20 punti in classifica. Il problema però è un altro, perché la gara è stata la somma di due tempi: bene il primo e male il secondo, dove la manovra non è mai stata fluida ed esclusa una sciabolata di Loris Skerma – finita fuori di poco – i rossoblù non sono mai stati pericolosi. Al comunale non hanno insomma trovato gli equilibri giusti, sebbene il merito sia anche degli ospiti che hanno sempre chiuso gli spazi e concesso poco o niente. Dimostrandosi una formazione di categoria, capace con le proprie individualità e qualche fallo sistematico di orientare il verdetto.

Fa caldo e la tribuna coperta è quasi piena. I rossoblù spingono subito dal fischio d’inizio e, dopo nemmeno un minuto, Samuele Modica lancia Matteo Pallecchi: l’attaccante stoppa e tira, ma Matteo Biggeri blocca a terra. Le sensazioni sono buone e la fiducia cresce, complice il ritmo dettato dai centrocampisti e la voglia di affondare subito il colpo. Emanuele Rovini ci prova al 5’ di destro, con la palla alta di poco sulla traversa. L’incontro prosegue con il Cecina che contiene gli avversari e cerca la porta, sfruttando pure i cross. Al 14’ Federico Startari incorna il traversone di Simone Fiorini: mira sbagliata di un soffio. Insomma, le occasioni fioccano ma manca qualcuno che le finalizzi a dovere. Al 16’ tocca un’altra volta a Rovini, bravo ad accelerare sulla trequarti e poi a scaricare la botta rasoterra che l’estremo difensore para in tuffo. Intanto il pubblico si scalda, poiché vorrebbe il gol liberatorio. Al 24’, è la volta di Filippo Bardini, ma la rasoiata finisce fuori di nulla. Un minuto dopo, ribaltamento di fronte: il River Pieve sfrutta il contropiede e mette Mattia Morelli davanti a Barbanera, che si stende e ribatte in corner. Nella prima frazione è l’unico vero pericolo che i clienti di turno creano ai rossoblù. I quali, prima di rientrare negli spogliatoi per un tè caldo, regalano l’ultima emozione del primo tempo: Rovini in percussione prova il colpaccio, Biggeri si allunga e smanaccia la sfera che finisce sul palo, tra il boato dei sostenitori sugli spalti.

I primi 20’ della ripresa sono invece un insieme di batti e ribatti, falli in sequenza e qualche cartellino giallo. Il guaio è che i rossoblù non trovano più corridoi aperti, mentre gli ospiti presidiano ogni zolla di erba sintetica, raddoppiando le marcature sul portatore di palla. L’incontro cambia al 22’ con la punizione da cineteca di Filippi sulla quale Barbanera niente può da quanto la parabola è precisa. L’ingresso di Skerma e Mounir El Falahi dovrebbe aiutare l’attacco, ma le azioni non sono pungenti e il cronometro intanto scorre. Manca un finalizzatore vero, o almeno un uomo che apra la retroguardia e crei spazio. Skerma ci prova e sfiora il pareggio, ma non basta. Al 95’ il triplice fischio fa rientrare negli spogliatoi i rossoblù sconsolati e a testa bassa. Poteva e doveva, forse, finire in altro modo. Durante la sosta ci sarà da lavorare sodo. Appuntamento a domenica 7 gennaio con la prima di ritorno.


 

Primo piano
Meteo

Maxi grandinata all’Isola d’Elba: la spiegazione del fenomeno e il fronte freddo che spazza via l’estate

Sportello legale