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Infrastrutture

Cecina, certezza sugli spazi da edificare: il Comune ora “blinda” il porto

Cecina, certezza sugli spazi da edificare: il Comune ora “blinda” il porto<br type="_moz" />

Saranno definiti gli indici e la destinazione di tutte le aree

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CECINA. Nel piano operativo su cui la giunta del Comune di Cecina, negli ultimi giorni, sta facendo le ultime valutazioni sarà inserita anche una nuova scheda normativa preparatoria a inserire nel piano strutturale portuale indicazioni chiare e ben definite di come sarà il porto di Cecina in futuro quando arriverà una nuova proprietà. Tradotto, saranno indicati gli spazi edificabili e per ogni area con che tipo di destinazione.

Il Comune di Cecina all’indomani della dichiarazione di liquidazione giudiziale del porto sembra quindi fare un passo avanti nel prendere in mano il futuro dell’area. L’amministrazione comunale non potrà probabilmente occuparsi direttamente della gestione del porto ma il tempo del “stiamo a guardare”sembra ormai tramontato.

Per cominciare, ieri, la sindaca Lia Burgalassi, dopo aver avuto lunedì un lungo confronto con i legali che seguono il Comune nella vicenda, chiederà un incontro ai curatori giudizialiproprio per illustrare loro la posizione della parte pubblica che, tra l’altro, è (insieme al gruppo Sales) tra i maggiori creditori della Porto Spa.

«Chiederemo ai curatori – spiega la sindaca – come sarà garantita la continuità dell’operatività del porto e quindi come si potranno garantire i posti di lavoro ma anche il valore dell’opera che senza le necessarie manutenzioni si svaluterebbe in breve tempo. Il Comune auspica una chiusura della procedura il più velocemente possibile per poter riprendere una progettualità, centrale, per lo sviluppo del territorio».

Il porto, appetibile sul mercato per la posizione interessante sulla costa toscana, può essere un volano di sviluppo sia nei settori della ricerca, del turismo, della crescita della formazione dei giovani e anche di sviluppo del settore della nautica.

E che il Comune voglia avere un ruolo da protagonista lo sta dicendo attraverso gli atti che sta preparando redigere per evitare che si possa ricreare una situazione di incertezza, anche urbanistica, che ha contraddistinto l’ultima fase della procedura concordataria quando per arrivare a una vendita si è dovuto approvare in corsa una variante che rivedeva gli indici per la costruzione dentro il porto.

«Con la scheda normativa e con il conseguente piano strutturale del porto – entra nel merito la sindaca – riporteremo chiarezza per quanto riguarda i termini edificatori che saranno effettivi, ben delineati in metri quadrati per singole destinazioni. Sarà, per intendersi, certa la destinazione dei singoli spazi interni all’infrastruttura. E da lì, da questa certezza, con la nuova proprietà firmeremo una convenzione».
 

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