Il Tirreno

ROSIGNANO. I primi a dare l’allarme sono stati gli stessi dipendenti dell’impianto quando hanno visto le fiamme diffondersi dal fronte di coltivazione dei rifiuti della discarica, mentre si levava verso l’alto un fumo denso e nero che ha costretto il sindaco Claudio Marabotti a firmare un’ordinanza per far restare i cittadini in casa. Grande spavento oggi, poco prima delle 16, 30, nel territorio di Rosignano: ad andare a fuoco una porzione del polo impiantistico di Scapigliato.

Il piano di emergenza

«È intervenuto subito il piano di emergenza interno all’azienda – spiega l’amministratore unico Francesco Girardi – . I nostri dipendenti si sono messi immediatamente al lavoro con cinque ruspe, quattro camion e un’autobotte interna, gettando terra sulle fiamme per ridurre l’ossigeno all’interno del fronte». Poi si è attivata la macchina dei soccorsi: vigili del fuoco, sistema regionale e anche l’Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana. «Prendo atto dell’intervento istantaneo dei dipendenti aziendali e dei vigili del fuoco – prosegue l’amministratore unico – . Una parte dei lavoratori era ancora in servizio, un’altra è arrivata poco dopo, iniziando a gettare la terra sul fuoco per spegnere le fiamme che si sono diffuse a partire del fronte di coltivazione della discarica che è più esposto all’ossigeno. Poi c’è tanto vento che non aiuta nelle operazioni di spegnimento del rogo. Non a caso questa zona si chiama Scapigliato, proprio perché è molto esposta al vento, a differenza di altri siti dove, invece, vento non ce n’è».

L’ordinanza del sindaco

A preoccupare moltissimo oltre al fuoco – che però è sempre rimasto tenuto sotto controllo – è stato soprattutto il fumo che ha iniziato a levarsi verso l’alto, dirigendosi verso sud-ovest, in particolare verso la frazione di Castelnuovo della Misericordia. «Poiché si è verificato un incendio che ha generato una nube intensa di fumo – precisa il primo cittadino di Rosignano – e considerato che, pur essendo l’incendio sotto controllo, la nube scaturita dal rogo ha un andamento imprevedibile, il personale di Arpat presente sul posto ha consigliato di procedere con misure precauzionali nei confronti della popolazione: è stato stabilito in via precauzionale, per i cittadini che risiedono nell’arco di cinque chilometri dal polo impiantistico di Scapigliato, di chiudere le finestre delle abitazioni, di non soggiornare all’aperto e di evitare spostamenti in direzione della discarica».

Sospeso l’Ecofestival

E sempre in un’ottica di tutela della popolazione il Comune ha anche sospeso la manifestazione “Ecofestival” prevista oggi a Marittimo. Ma quali possono essere le cause all’origine del rogo? «Sono ancora in corso di accertamento – sottolinea l’amministratore unico – . Quello che sappiamo, a ora, è che le fiamme si sono diffuse a partire dal fronte di coltivazione che, vale per tutte le discariche, è sempre quello un po’ più a rischio». Al momento le ipotesi principali sono due: o un evento doloso o un’autocombustione. «Verificheremo se le procedure antincendio esistenti possono essere ulteriormente perfezionate per far fronte alle gravi, e ormai sempre più frequenti, emergenze climatiche. Proprio oggi la Regione Toscana aveva diramato un’allerta per rischio incendi anche nel Comune di Rosignano, evidenziando come le condizioni meteo-climatiche e l’umidità del combustibile vegetale fossero tali da generare un incendio con intensità del fuoco molto elevata e propagazione estremamente veloce». Le operazioni di spegnimento andranno avanti presumibilmente per tutta la notte. «I conferimenti di rifiuti nell’impianto sono sospesi fino a data da destinarsi», conclude l’amministratore unico.