Il Tirreno

Lutto

Rosignano, è morto Fabrizio Gronchi per tutti era “Peter”: una vita dedicata al calcio


	Fabrizio Gronchi
Fabrizio Gronchi

Ucciso da un malore, lo ha trovato il fratello. Il motivo di quel soprannome

2 MINUTI DI LETTURA





ROSIGNANO. Lo ha trovato senza vita il fratello che lo aveva chiamato per telefono senza avere risposta. Era seduto sul divano del salotto della sua casa alle Pescine dove viveva solo e fatale quasi certamente è stato un malore di natura cardiaca. Non c’è stato nulla da fare. Rosignano Solvay piange Fabrizio Gronchi che ci ha lasciato a 75 anni.

Fabrizio per tutti era “Peter”, soprannome che aveva preso da ragazzo, lui che da appassionato di calcio era un accanito fan del football inglese dove una delle stelle degli anni Settanta era Martrin Peters. Gronchi era conosciutissimo in paese e nell’intera zona.

Aveva gestito due stazioni di rifornimento di carburante per parecchi anni. Prima in via Allende a due passi dallo stadio comunale e dalle scuole, poi sulla Variante Aurelia nella zona dove è stato creato poi il casello di Rosignano alla confluenza con l’autostrada.

Il calcio è stato la sua grande passione. Da giovanissimo Fabrizio fece la trafila nel Rosignano Solvay fino alla squadra juniores che partecipava al campionato De Martino. Poi una lunga militanza in Prima categoria nel Pomarance e soprattutto nel Castiglioncello. Da generoso terzino imperversava sulla fascia destra ed era un arcigno marcatore di quella squadra che diretta da Banchelli sfiorò la Promozione.

Poi l’esperienza vincente a livello di Amatori Uisp nel Bar Majorca, la squadra del bar lungo la via Aurelia a Rosignano Solvay ritrovo di tanti sportivi. Sotto la presidenza di Ampelio Benedetti tantissime vittorie a livello locale, regionale e anche nazionale. . Nel Rosignano Solvay ci ritornò da dirigente nella gestione di Silvestro Polzella che lo nominò come uno dei suoi vice presidenti nella prima fase della scalata che riportò i colori biancoblù in serie D.

Lo ha legato una lunga amicizia con dei grandi calciatori della storia biancoblù come Roberto Tancredi, Roberto Franzon, Marco Taffi.

L’altra grande passione sportiva di Gronchi è stato il basket. Tifosissimo della Pallacanestro Livorno, compatibilmente con gli impegni calcistici seguiva la squadra labronica in casa e in trasferta negli anni Ottanta che segnarono il ritorno delle due squadre livornesi in serie A. Da qualche anno Fabrizio viveva in modo riservato: la puntura di un ragno violino mentre faceva lavoro di giardinaggio aveva accentuato altre patologie. Nella giornata di ieri il tristissimo epilogo nel dolore dei familiari e dei tantissimi amici.

La salma verrà cremata oggi, martedì 28 gennaio, a Livorno e tumulata nella tomba dei genitori a Cecina. Ai familiari le più sincere condoglianze della redazione.
 

L'evento

I carri

Carnevale di Viareggio, il ritorno alla satira nel carro di Alessandro Avanzini