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Il caso

Vada, il ristorante multato: nei congelatori uno scenario impressionante

Vada, il ristorante multato: nei congelatori uno scenario impressionante

I militari dei Nas hanno così sequestrato 20 chili di prodotti surgelati. Precarie le condizioni della cucina

30 novembre 2023
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ROSIGNANO. Una multa da 1.500 euro e autorità competenti in ambito sanitario informate del fatto che in quel ristorante, a Vada, non solo i congelatori sono stati trovati pieni di alimenti senza la regolare tracciatura ma anche che la cucina versa in condizioni igienico-sanitarie a dir poco precarie.

È quanto riscontrato nei giorni scorsi dai carabinieri del nucleo antisofisticazione e sanità (i cosiddetti Nas) di Livorno, impegnati nell’ambito di un’intensa campagna di controlli sul territorio incentrata sulla sicurezza degli alimenti. I militari hanno eseguito proprio per questo un’attenta ispezione sul territorio comunale di Rosignano Marittimo e, più precisamente, all’interno di un ristorante di Vada. A seguito di un controllo per verificare il rispetto della normativa vigente e prevenire potenziali rischi per la salute dei clienti del locale, i carabinieri hanno chiesto alla titolare di ispezionare i frigoriferi e i depositi di cibo della struttura.

Una volta aperti i congelatori però davanti ai militari si è aperto uno scenario impressionante: nel ristorante erano conservati, pronti per essere serviti ai clienti, prodotti alimentari congelati (seppie, calamari, salmone, ravioli e gnocchi per un valore complessivo di circa 400 euro) del tutto privi di regolare tracciabilità. Ovvero l’opportuna etichettatura che consente di verificarne la provenienza: una violazione drastica della normativa di settore che impone di conservare gli alimenti in confezioni dalle quali si possano evincere, tra le altre cose, la scadenza, la provenienza e il numero del lotto (requisito indispensabile per fronteggiare contaminazioni).

I militari hanno così sequestrato 20 chili di prodotti surgelati. Inoltre hanno accertato che la cucina e un deposito per gli alimenti versavano in precarie condizioni igienico-sanitarie per la presenza di sporco pregresso e diffuso nonché per tracce di umidità (con distacco d’intonaco) sul soffitto e sulle pareti. Per tutto questo i Nas hanno multato la 49enne titolare dell’attività per un totale di 1.500 euro.

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