Il Tirreno

Protestano ma il taglio non si ferma 18 i pini che devono essere abbattuti

di Cecilia Morello
Protestano ma il taglio non si ferma 18 i pini che devono essere abbattuti

07 febbraio 2023
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ROSIGNANO. Si sono radunati alle 8 di mattina in via dei Mille, ai piedi dei pini che sono oggetto di taglio e abbattimento in questi giorni. Una ventina di persone, comuni cittadini, ma anche membri del Movimento Ambientalista, di Legambiente, i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle, Mario Settino, e di Rosignano nel Cuore, Claudio Marabotti, che nonostante il freddo hanno atteso l’arrivo dei mezzi e degli operai per manifestare la propria contrarietà all’intervento, almeno simbolicamente.

Insieme alla ditta incaricata, sono arrivati in via dei Mille anche l’agronomo del Comune di Rosignano, il sindaco Daniele Donati e l’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Bracci e si è aperto un confronto.

«Il taglio è inevitabile – ha ribadito l’amministrazione comunale rosignanese – e le motivazioni sono legate ai problemi che gli alberi creano al manto stradale. Tra l’altro – hanno fatto sapere dal palazzo comunale – c’è stata una specifica richiesta in questo senso da parte degli abitanti della zona».

I 18 pini, che risalgono agli anni Ottanta e che hanno quindi tra i 40 e i 50 anni d’età, saranno abbattuti e sostituiti con altre piante, frassini e aceri campestri.

«Si tratta – ha spiegato Roberto Repeti del Movimento Ambientalista – di alberi sani, come ci è stato confermato anche dai tecnici del Comune, che non hanno alcun problema di stabilità». Che aggiunge: «Avevamo anche fatto accesso agli atti per avere le relazioni tecniche che spiegassero le motivazioni di questo abbattimento come degli altri imponenti interventi di potature che hanno riguardato i pini di via della Repubblica, ma abbiamo ricevuto una documentazione senza dettagli sulle motivazioni».

A marzo l’amministrazione comunale ha programmato un convegno a Castello Pasquini che avrà come tema proprio la gestione del verde urbano. «Abbiamo chiesto la possibilità di fare un incontro tecnico – conclude Repeti del Movimento Ambientalista – dove portare esperti che propongano soluzioni alternative agli abbattimenti, che esistono e che devono essere prese in considerazione assolutamente perché la sostituzione degli alberi non vale come compensazione, come ha spiegato l’agronomo Daniele Zanzi. Su questo l’amministrazione si è detta disponibile. Speriamo».


 

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