Il Tirreno

Rosignano

«No al gassificatore»: nasce il Comitato trasparenza

«No al gassificatore»: nasce il Comitato trasparenza

Promosso da Francesca Fabbiani sul modello empolese

06 febbraio 2023
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ROIGNANO. Si chiama Comitato Trasparenza Rosignano ed è nato sulle orme di quello che a Empoli ha coinvolto la cittadinanza in una mobilitazione contro il progetto gassificatore. «Ho sentito parlare per la prima volta del progetto gassificatore a Rosignano all’incontro di venerdì (27 gennaio, ndr) a Villa Pertusati organizzato dal coordinamento Rifiuti Zero - spiega Francesca Fabbiani, promotrice del comitato -. Io non appartengo a un partito, sono una comune cittadina. E di questo progetto non ne sapevo niente. La notizia e quello che ci è stato raccontato nell’incontro mi ha un po’ agitato, mi sono allarmata». Così è nata l’idea di iniziare a raccogliere le adesioni per un Comitato cittadino che in pochi giorni sono già decine e decine. «Non è un comitato per dire no al gassificatore, anche perché ne sappiamo ancora pochissimo. Il nostro obiettivo è innanzitutto farlo sapere alla cittadinanza e poi chiedere informazioni alle istituzioni e ai promotori del progetto».Il primo a parlarne è stato il sindaco Daniele Donati, lo scorso marzo. Poi l’incontro di venerdì sera, ospitato da Rosignano nel Cuore e Movimento Cinque Stelle, ha riacceso i riflettori sul progetto: il gassificatore di Rosignano rientra nel piano regionale, su progetto presentato da Alia Servizi Ambientali, società di gestione dei servizi ambientali della Toscana Centrale. «Non sappiamo neanche dove verrebbe realizzato. Si dice che sia in collaborazione con la Solvay e con Scapigliato. Quello che abbiamo capito è che si chiama gassificatore ma è un altro modo di definire un inceneritore. Si prevede che bruci 16 tonnellate di rifiuto indifferenziato, quindi materiale non recuperabile, per trasformarlo in carburanti come metanolo, etanolo e idrogeno. Quindi dubbi ne abbiamo molti e qualcuno ce li deve togliere. Per aderire al comitato c’è un indirizzo mail a cui scrivere (comitatotrasparenzarosignano@gmail.com) presto nascerà anche la pagina facebook. Seguiremo la strategia portata avanti a Empoli, coinvolgendo i cittadini tutti. Le mamme ma anche chi lavora nel turismo. Rosignano ha già un’industria e una discarica, crediamo sia importante capire che impatto sull’ambiente avrebbe un gassificatore».Il sindaco Donati sull’argomento è tornato dicendo che si tratta solo di un’ipotesi remota, che non c’è niente di concreto. «Se si è fermato tutto ne prenderemo atto e ci fermeremo anche noi. È anche questa una delle domande che facciamo: qualcosa di concreto c’è perchè Rosignano è scritto nei piani di Alia per i gassificatori». Nei piani c’erano anche Empoli a Livorno. In entrambi i casi alla fine il progetto è stato accantonato. A Empoli in particolare si è svolta una partecipatissima manifestazione, guidata dalle Mamme No Gas. Alla fine è stata la sindaca Brenda Barnini, ha inviato una Pec alla Regione e ad Alia con quale ritirava la disponibilità a valutare il progetto.

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