Il Tirreno

Imposta di soggiorno tutto l’anno. Castagneto rivede il regolamento

di Manolo Morandini
Una veduta della spiaggia di Marina di Castagneto
Una veduta della spiaggia di Marina di Castagneto

Turismo: nuove strategie per crescere stabilite in consiglio

05 ottobre 2022
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CASTAGNETO. Sganciata dall’orizzonte dell’estate. L’imposta di soggiorno a Castagneto Carducci si pagherà tutto l’anno. Lo ha stabilito il consiglio comunale nell’ultima seduta, con la modifica del regolamento. In un Comune che viaggia ormai stabilmente a quota un milione di presenze su base annua si punta a rosicchiare risorse a chi sceglie di pernottare nel resto dei mesi. Ferme le tariffe si punta ad allargare la rete e intercettare chi ad oggi arriva sul territorio ma sfugge alle rilevazioni ufficiali.

Da sei mesi, dal 15 aprile al 15 ottobre, a dodici mesi. «Una scelta in coerenza con l’impostazione che ha contraddistinto questa amministrazione fin dall’insediamento – dice l’assessore al Turismo Cristiano Pullini –, ovvero considerare questa imposta un’opportunità, per disporre di risorse che consentano di offrire ai numerosi visitatori servizi sempre maggiori, in termini quantitativi e qualitativi. Servizi a volte dati per scontati, ma che altrimenti sarebbe impossibile garantire». Nelle casse del Comune entrano 950mila euro. «L’imposta nel nostro come negli altri comuni non influenza minimamente l’entità dei flussi turistici. Lo dimostrano i dati. E consente al territorio di migliorare la sua offerta e capacità di attrazione».

L’altro dato sono i flussi turistici. Del milione di presenze circa 900mila sono quelle registrate nel periodo estivo. Adesso l’obiettivo è di crescere nel resto dell’anno, in estate di fatto non c’è più spazio. L’assessore Pullini indica due fattori per leggere a portata dell’estensione dell’imposta di soggiorno. «Il primo è di natura prettamente tecnica – spiega –. La modifica serve ad adeguare il regolamento per eventuali convenzioni con importanti portali turistici internazionali, primo tra tutti Airbnb, che consentirebbero una più facile individuazione dei soggetti passivi di imposta, per equità e incidere su eventuali elusioni, soprattutto dove più facilmente si sfugge all’applicazione, come nel caso delle locazioni turistiche brevi». L’altro fattore è politico e parte dal dato delle presenze registrato nel 2021 «che auspichiamo venga confermato anche per l’anno in corso, ovvero oltre un milione di pernottamenti». Pullini non ha dubbi. «È noto che il 90 per cento di questi si concentra nel periodo storicamente legato all’attività balneare, nel quale riteniamo difficile crescere ulteriormente senza mettere a rischio la sostenibilità e la vivibilità dei nostri centri urbani. Il Comune di Castagneto Carducci ha però tutte le caratteristiche per proporsi anche in altri settori turistici, che negli ultimi anni registrano crescite tendenziali importanti: enogastronomia, culturale, sport e outdoor. Questi settori, per noi molto appetibili, sono naturalmente slegati dai mesi estivi, durante i quali sono comunque un valore aggiunto che va ad arricchire l’offerta legata al balneare».

Insomma, ci sono spazi per crescere. «Ma per farlo in questi mercati e consolidare tale crescita, è necessario pensare e mettere in atto ulteriori azioni e servizi, qualificandoci sempre più come destinazione turistica che si contraddistingue per qualità e immagine – conclude l’assessore Pullini –. Castagneto Carducci ha un enorme potenziale, il cui profilo si sta delineando e consolidando, ma solo disponendo e investendo le risorse che servono, con il concorso della pubblica amministrazione, degli operatori e degli ospiti, questi obiettivi potranno essere raggiunti».


 

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