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La protesta

Depuratore a Montescudaio: il comitato boccia la scelta sulla collocazione

Depuratore a Montescudaio: il comitato boccia la scelta sulla collocazione

Va avanti la protesta dei promotori di Cittadinanza attiva

01 ottobre 2022
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MONTESCUDAIO. «Finalmente, a detta della sindaca di Montescudaio, i paesani hanno preso coscienza che il depuratore che verrà costruito nella zona del campo sportivo sarà il fiore all’occhiello della sua amministrazione e poco importa se fino alla notte dei tempi pagheranno di tasca loro un impianto di pompaggio (all’avanguardia) costruito in zona collinare che dovrà lavorare in salita. Sono rimasti in pochi, anzi solo un pugno sparuto di esaltati sognatori, che ne ostacolano la costruzione in quel luogo: il Cam, Cittadinanza Attiva Montescudaio». Queste le parole che il Cam attribuisce alla sindaco di Montescudaio dopo l’incontro, che si è svolto il 19 settembre, con Ait (Autorità idrica toscana ) e Asa (Azienda Servizi Ambientali). Il Comitato si è presentato con documenti di siti alternativi, più idonei e «meno dispendiosi per il contribuente, con un impatto ambientale più consono e con proposte che non renderebbero vane le strutture già messe in opera, senza spreco di risorse, come il riutilizzo delle tubazioni messe in posa attualmente per il trasporto di liquami organici, che potrebbero essere utilizzate per trasportare l’acqua della falda acquifera superficiale, che potrebbe essere utilizzata per l’irrigazione del campo sportivo nei mesi estivi». All’incontro la sindaca per più volte ha sottolineato, stando al Cam, che si prende la responsabilità della scelta fatta e che è venuto il momento di mettere un po' d’ordine sulla vicenda. « Perché sotto le finestre dei paesani di uno dei borghi più belli d’Italia è stato costruito un grosso “vasone” che riceve una parte delle loro deiezioni? Naturalmente la sindaca, insieme ai rappresentanti di Ait e Asa, noncuranti dei firmatari e del benessere dei cittadini che si oppongono al sito del depuratore, hanno confermato che per loro la soluzione di costruirlo al campo sportivo non era l’unica, ma la migliore e meno dispendiosa e si sono prodigati ad elencare i pregi di tale costruzione, omettendo volutamente i difetti: impatto ambientale, costi eccessivi, rumori, cattivi odori, svalutazione degli immobili. La sindaca nega che ci potranno essere questi problemi e garantisce che tutto questo non succederà. Ammette però che ha fatto una scelta affrettata, che il progetto andava studiato meglio», sostengono i cittadini che fanno riferimento al Cam. La scelta fu fatta con delibera di giunta nell’aprile 2019 (47 giorni prima delle elezioni amministrative, «che hanno riconfermato la sindaca con una maggioranza risicata), presenti solo Fedeli e Landi e non fu mai presentata in consiglio comunale, ed è l’amministrazione comunale che ha dato mandato ad Asa di costruire il depuratore nel sito indicato dall’amministrazione stessa con una delibera non accompagnata da nessuna documentazione sugli accordi preliminari tra Asa e amministrazione pubblica». I cittadini non si arrendono e chiederà di fermare i lavori «e iniziarli negli altri comuni limitrofi, dove non c’è alcun contrasto e in contemporanea approfondire le ricerche e gli studi dei siti da noi illustrati o soluzioni più opportune per l’ubicazione del depuratore di Montescudaio. Nella convinzione che la sindaca abbia trascurato gli interessi di un’intera collettività, Cam afferma che non può più rappresentare il paese e i suoi abitanti».

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