Il Tirreno

L’iniziativa

È tornato a navigare il battello sul Cecina

Davide e Daniele Pugliano sono i titolari della società Marina Full Service
Davide e Daniele Pugliano sono i titolari della società Marina Full Service

In passato al centro di scontri politici e attacchi al sindaco Lippi: «Restano a terra le chiacchiere e le polemiche»

11 agosto 2022
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CECINA. La via d’acqua è aperta. «È un piccolo passo per visitare il fiume». Sembra tirare i remi in barca Davide Pugliano, che con il fratello Daniele è titolare della Marina Full Service di Cecina. Alla Società fa capo il battello. Sì, quello che per molti è il battello del sindaco. Finito al centro della querelle politica, prima e dopo l’ultima campagna elettorale. «Da giugno, su prenotazione, diamo la possibilità di fare un’escursione di un’ora salendo a bordo e navigando per circa due chilometri, risalendo il Cecina dalla foce. È un modo per farlo vivere a chi non lo conosce».

La scintilla l’ha data il sindaco Samuele Lippi. Più volte negli anni ha lanciato l’idea di rendere il fiume navigabile, almeno per un tratto. Ipotesi legata anche alla possibilità di escavo del Cecina da ponte a ponte, in chiave di sicurezza idraulica e per il recupero di sabbia da utilizzare nelle opere di ripascimento del Tombolo sud. Tra le suggestioni c’è stata anche quella di immaginare la possibilità di un servizio di trasporto strutturato, dal terminal in zona foce fino alle stazioni al parco di San Vincenzino e alla Cinquantina. La visione oggi si misura con i limiti della realtà. E fatta la tara resta l’iniziativa di una società che a spese proprie prova a fare del fiume un’opportunità di lavoro in più.

La Marina Full Service di Cecina dai pontili galleggianti sul fiume, che ha in gestione per l’ormeggio di piccoli natanti, una sessantina i posti barca, prova a salpare controcorrente. Risalendo il fiume fino a qualche centinaio di metri oltre lo spettacolare Giro del mondo. «Il battello si affianca al noleggio di gommoni che, invece, facciamo per chi vuol trascorrere una giornata o qualche ora in mare aperto – dice Pugliano –. Stiamo registrando una buona presenza di turisti, in particolare tedeschi, olandesi e svizzeri. La proposta del fiume attrae soprattutto famiglie con bambini piccoli. A bordo l’escursione è accompagnata dalle indicazioni di una guida, che aiuta a comprendere l’ambiente che si sta visitando».

Il battello Cecina 1, messo in acqua il 7 aprile del 2019 per un giorno o poco più e poi portato in secca, da giugno si presenta con alcune modifiche. «Vi abbiamo fatto alcune modifiche. È stata installata una tettoia e ci sono dieci posti a sedere. Inoltre, sono stati realizzati degli sportelli per consentire la salita a bordo di persone con ridotta mobilità o su carrozzina. È un battello progettato appositamente per navigare in bassi fondali. È sufficiente mezzo metro d’acqua e ha una manovrabilità che consente di girare su di sé anche in spazi ristretti. Ad alimentarlo è un piccolo motore a benzina, mentre la ruota a pale gira per inerzia ed è solo figurativa».

Fatta la prenotazione telefonica al 3462889910 non resta che attendere il momento di salire a bordo. L’appuntamento è al pontile galleggiante sull’argine del fiume. Il biglietto costa 5 euro. «È un prezzo promozionale per una gita di un’ora con cui vogliamo promuovere il fiume e far fare un’esperienza sull’acqua», sottolinea Pugliano. Che prosegue: «Si può strutturare meglio il servizio, ma servirà del tempo. Di concerto con l’amministrazione comunale e gli enti competenti credo che si potrebbe aumentare la fruibilità del corso d’acqua anche per scopi turistici. Intanto, un primo passo è stato fatto. Navigandolo non si ha neppure l’impressione di trovarsi a due passi dall’abitato».

Un modo per far vivere il fiume a chi non lo conosce. Qui i grandi battelli non possono navigare. Il fondo del fiume è ad appena mezzo metro sotto il pelo dell’acqua. La siccità che pure ne ha ridotto la portata non ferma il Cecina 1, chi è al timone conosce i segreti di questa strada d’acqua. Ci si mette in viaggio seguendo i ritmi dell’alta e della bassa marea. Fino al Giro del mondo. E qui la magia c’è tutta. Il fiume fa una svolta secca. Si può raggiungere anche camminando lungo gli argini questo punto. E scendere al fiume per toccare l’acqua. Acqua che qui cambia colore. Da verde vegetale e torbida diventa leggera e scura, quasi nera. Da bordo si guarda.

Una pianura che non sembra la stessa pianura, fatta di canne palustri e rovi, in lontananza i segni di archeologia industriale della Magona di epoca Granducale, e sotto pesci di cui si intravede solo il guizzare lucente.

Il turismo che c’è e non c’è e che potrebbe esserci. Navigando s’impara a conoscere la natura tutta particolare del fiume, dal letto a quella linea unica, che non è né terra né acqua. Un paesaggio che cambia da una stagione all’altra. Addirittura da un giorno all’altro con le piogge, attese da troppi mesi, che possono scompaginarlo facendolo salire. Ma, con la stessa rapidità, l’acqua scende.

Il sindaco Samuele Lippi da quel lontano 7 aprile di tre anni fa, in piena campagna elettorale per il suo secondo mandato, su quel battello non è più salito. «C’è e naviga, restano a terra le chiacchiere e le polemiche – taglia corto –. Bene che sia partito, offre la possibilità di vivere un’esperienza unica. E quel che già c’è è tanto, si può navigare per oltre un chilometro lungo il fiume».

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