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Rosignano, l’antincendio compie 41 anni

Alessandra Bernardeschi
Rosignano, l’antincendio compie 41 anni

Sono giorni di grande lavoro per i volontari della Pubblica Assistenza di Rosignano. Cristiano Cecchini spiega come ci si può avvicinare a questo importante servizio

07 agosto 2022
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ROSIGNANO. Sono giorni di intenso lavoro per volontari della Pubblica Assistenza che operano per spegnere gli incendi che stanno colpendo la Toscana. Un servizio che quest’anno compie 41 anni. Un servizio importante perché, in caso di incendio, la prima risposta operativa viene dal territorio interessato.

«L’anno scorso in estate - dice Cristiano Cecchini presidente della Pubblica Assistenza di Rosignano - abbiamo festeggiato i quarant’anni di presenza sul territorio. La squadra è nata 41 anni fa per sopperire ad una mancanza. Per normativa non si tratta di un servizio di Protezione Civile vero e proprio ma ogni volontario che opera nell’antincendio lo fa come se agisse nella Protezione Civile». Ma quanti sono oggi le persone che dedicano il loro tempo libero a questo servizio così importante per la salvaguardia del territorio e delle persone che lo abitano? «In questo momento – risponde Cecchini – le persone abilitate allo svolgimento del servizio sono 65 ed hanno una età compresa tra i 18 ed i 65 anni». Il mondo del volontariato in generale vive un momento di stanchezza, in modo particolare nel settore del volontariato sanitario. Per essere operativi, prima di tutto, occorre fare domanda alla Pubblica Assistenza e avere il nullaosta dopo un’appropriata visita medica. A quel punto inizia il percorso: «il volontario deve svolgere un percorso base che si tiene solitamente nella sede della Pubblica Assistenza di Rosignano o, dipende dal numero delle domande, in sedi vicine. Il corso – spiega Cecchini – viene tenuto da formatori riconosciuti dalla Regione». Solo dopo questo passo il volontario può iniziare ad operare. Il secondo passo, per diventare più esperti, è seguire un corso di tre giorni a Monticiano dove si trova la scuola regionale antincendi boschivi. Un corso, per altro, riconosciuto dalla Regione Toscana».

La Pubblica Assistenza di Rosignano ha cinque mezzi adibiti a spengere il fuoco e dunque che trasportano acqua e quattro mezzi di supporto. «Tra le Pubbliche Assistenze, dopo l’annessione con Castellina Marittima – dice il presidente Cecchini – siamo tra le più grandi e come antincendio operiamo su tutta la Regione».

I volontari in queste settimane sono intervenuti su vari incendi che hanno devastato ettari di territorio toscano, come ad esempio a Cinigiano in provincia di Grosseto. «Il numero di volontari non è sempre lo stesso. Abbiamo notato che con il Covid tante persone hanno sospeso la propria attività. E questo non riguarda solo l’antincendio ma anche altri settori. Martedì, quando siamo intervenuti sul rogo che ha bruciato sette ettari di bosco sopra a Pel di Lupo (all’inizio della settimana, ndr) eravamo in 30 con 6 mezzi di supporto. Ed eravamo orgogliosi della nostra presenza e del nostro lavoro. Tra l’altro l’incendio, seppur spento, viene tenuto sotto controllo 24 ore su 24 attraverso la turnazione delle squadre. La responsabilità del servizi è mia- continua Cecchini - ma abbiamo volontari attivi da anni che sanno come organizzare al meglio le squadre». Perché scegliere di rischiare anche la propria vita e diventare volontario nel gruppo antincendio? «Per passione, per convinzione, per poter agire in prima persona – conclude Cecchini – nella salvaguardia ambientale di un territorio». Con le temperature degli ultimi mesi e la siccità diffusa resta molto alto il rischio di incendi. Oltre all’ordinanza che vieta l’accensione di fuochi in Toscana fino al 30 settembre è vietata la custodia di cani a catena o con altro strumento di contenzione permanente per evitare che gli animali rimangano feriti o uccisi in caso di incendio. Il divieto è stabilito dall’ordinanza n°7 del 3/08/2022 emessa dal Presidente della Regione.


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