Il Tirreno

MONTESCUDAIO 

Depuratore, retromarcia Il comitato prende atto «ma la scelta è sbagliata»

Depuratore, retromarcia Il comitato prende atto «ma la scelta è sbagliata»

31 dicembre 2021
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MONTESCUDAIO. Indietro tutta: il comitato Cittadinanza Attiva di Montescudaio non condivide l’ottimismo della sindaca Simona Fedeli sulla futura ubicazione del depuratore. «E’ stato detto, e scritto, che il Comitato si sarebbe dichiarato “soddisfatto di avere avuto quelle risposte chiare che da tempo si aspettava e ha preso atto della ragionevole scelta dell’amministrazione”. Questa affermazione è assolutamente falsa e priva di fondamento. Non abbiamo mai detto di essere soddisfatti, anzi….. In quella sede abbiamo ottenuto delle risposte tecniche ai dubbi e le abbiamo ritenute ragionevoli, ma non abbiamo in alcun modo condiviso la scelta politica dell’amministrazione, né nel merito, né tantomeno nel metodo, contrariamente a quanto asserito dal sindaco. Prendere atto di una scelta, da loro unilateralmente definita ragionevole, non significa condividerla. Il problema era, è e rimane la ubicazione del depuratore in quel luogo e le connesse problematiche di carattere paesaggistico e ambientale e il grande dispiegamento di forze messo in scena non ci ha assolutamente convinti. Le dichiarazioni fatte dall’Amministrazione Comunale, con i soliti toni e modi che la contraddistinguono, vuole solo rincorrere un consenso dell’opinione pubblica che palesemente si sente di non avere e cercare di minare la coesione del nostro comitato. La sindaca probabilmente, confortata dall’aver portato il Comitato ad una discussione tecnica, peraltro non convincente ed esaustiva, si è creata una sua realtà virtuale nella quale ritiene di aver chiuso la vicenda e di aver messo tutti in riga dietro alle sue posizioni, come suo stile, Ci dispiace disilluderla. Lei vada pure per la sua strada, costruisca il “suo” depuratore; può anche intitolarselo, se vuole, ma noi non siamo disponibili a cadere nella sua trappola e continueremo fino all’ultimo la nostra battaglia contro questa scelta assurda e scellerata».

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