Il Tirreno

Nasce il nuovo tempio buddista

L’istituto di Pomaia
L’istituto di Pomaia

L'istituto di Pomaia diventerà una scuola internazionale

11 dicembre 2010
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 POMAIA. Un progetto ambizioso, per alcuni il "progetto del secolo", quello che stamani sarà presentato all'Istituto buddista Lama Tzong Khapa di Pomaia. Un nuovo tempio, che il centro di studio e cultura di buddismo tibetano ha progettato con l'obiettivo di creare sulle colline di Santa Luce una scuola internazionale per lo studio e la pratica del buddismo, destinata ad attrarre allievi da tutta Europa e non solo. Studenti che risideranno stabilmente, per anni, a Pomaia e Santa Luce per la frequenza dei corsi.  Il nuovo tempio si estende su quattro piani, per un totale di 10mila metri cubi. E ha un costo di oltre 10 milioni.  «Nel passaggio al secondo decennio di questo terzo millennio l'istituto di Pomaia, che fa parte di una rete internazionale, la Fpmt (Fondazione per la preservazione della tradizione mahayana) di 170 centri nel mondo - spiega la direttrice Laura Pellati - si trova davanti ad un momento di crescita epocale».  Il processo evolutivo dell'Istituto vede infatti la sua trasformazione da centro, «le cui attività principali sono basate su seminari e corsi di buddismo nei fine settimana, a "Scuola internazionale per lo studio e la pratica del buddismo" con corsi residenziali mirati all'ottenimento di un completo curriculum di studi buddisti». L'attività si esplicherà nei diversi campi della formazione, della ricerca, del servizio alla comunità e della preservazione della tradizione buddista.  Il progetto, che verrà presentato stamani a Pomaia, «prevede un notevole impatto sulle infrastrutture del territorio e un conseguente sviluppo delle risorse locali. Si prevede che in meno di un decennio il comune di Santa Luce vedrà incrementati di un terzo i suoi residenti, grazie ai corsi della scuola internazionale di buddismo con i suoi nuovi studenti che risiederanno stabilmente sul territorio».  Il nuovo tempio, che dovrà sorgere a fianco dell'Istituto, è una struttura su 4 piani, che comprenderà, oltre alle sale dedicate al culto, un ampio polo didattico. Non ci saranno invece nuove strutture ricettive. L'obiettivo - chiarisce il sindaco di Santa Luce, Federico Pennesi - è quello di recuperare i tanti immobili sfitti nei centri storici del comune, con la creazione di una sorta di "albergo diffuso", affindandone la gestione - in un pacchetto unico - ad un ente o una cooperativa. Come incentivo all'attività turistica locale. Che il sindaco lega a un sogno nel cassetto: il riprisitino della linea ferroviaria che collega la stazione (dismessa) di Santa Luce alla Cecina-Pisa. M.M.
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