Il Tirreno

Nel cuore dell’entroterra grossetano, tra le colline della Maremma, si trova Poggioferro, un piccolo paese di circa 200 abitanti che ogni anno si anima grazie a uno degli eventi più attesi della zona: la Sagra del Tortello, giunta quest’anno alla sua 51ª edizione.

Organizzata dall’Oratorio Santa Croce di Poggioferro, la sagra si svolgerà nei fine settimana del 10-11 maggio e 17-18 maggio, e va al di là del semplice evento gastronomico: è un vero e proprio momento di comunità, tradizione e valorizzazione del territorio.

Il protagonista assoluto della sagra è il tortello maremmano, preparato a mano secondo antiche ricette tramandate di generazione in generazione. Gli ingredienti sono semplici ma genuini: bieta, ricotta fresca e pasta, il tutto condito con sughi tradizionali. I prodotti utilizzati provengono esclusivamente da fornitori locali di alta qualità, tra cui il Caseificio Grosseto per formaggi e ricotta, la Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano per il vino, Sa.So di Sorano per carni e salumi, Latte Maremma per i latticini e l’Antico Forno di Poggioferro per pane e biscotti.

Ogni fine settimana - ci spiegano i responsabili della sagra - vengono preparati circa 17.000 tortelli, rigorosamente freschi e mai congelati, con una media impressionante di 1.500 tortelli all’ora.

A rendere possibile questa macchina perfetta ci sono circa 80-90 volontari, molti dei quali operano in cucina con certificazione HACCP. La sagra si mantiene fedele allo stile paesano di una volta, semplice ma autentico, con grande attenzione alla qualità e all’accoglienza.

Non solo buon cibo, ma anche intrattenimento e cultura: nelle domeniche del 12 e 19 maggio si alterneranno cori e gruppi musicali locali, come il Coro di Pomonte, la Banda Larga di Roccalbegna e i Menestrulli di Pancole, per accompagnare con allegria i pomeriggi della festa.

La Sagra del Tortello nacque 55 anni fa su iniziativa della Parrocchia e dell’allora parroco Don Pietro Natali, con lo scopo di finanziare la squadra di calcio locale. Oggi, i proventi della manifestazione vengono reinvestiti nella manutenzione delle strutture del paese, come il campo giochi, lo spazio polivalente dietro la chiesa e l’area che ospita la sagra stessa.

Tra querce secolari e sale accoglienti, Poggioferro continua a raccontare la sua storia attraverso il gusto, la musica e l’impegno della sua gente. Una sagra che è diventata simbolo di identità e orgoglio per un’intera comunità.

MOSTRA

Premio speciale alla fotografa Maria Paz Castellano

Le mani sapienti delle donne e degli uomini di Poggioferro, impegnate a cucinare i piatti tipici della tradizione durante la sagra locale, hanno conquistato l’Europa grazie all’obiettivo attento e sensibile della fotografa spagnola Maria Paz Castellano. Le sue immagini, raccolte nel progetto fotografico intitolato “Tramandi”, hanno ricevuto il Premio Speciale “Cibo Locale e Tradizionale” Cittaslow International nell’ambito della prestigiosa Mostra Fotografica Europe World - Europa Experience, ospitata a Piazza Venezia, Roma.

Il riconoscimento è stato accompagnato da una motivazione significativa del Segretario generale di Cittaslow International, Pier Giorgio Oliveti, che ha così commentato:

«È la fotografia esatta di una tradizione, in azione, viva. La fotografia riprende esattamente l’atto di un cibo tradizionale. Passione e tradizione nella coralità, nello stare insieme».

Un premio che non solo valorizza il talento della fotografa, amante dichiarata della cultura e delle tradizioni popolari, ma che rende omaggio alla ricchezza culturale e umana di Poggioferro, testimoniata in modo autentico da chi, ogni anno, contribuisce alla riuscita della sagra con passione e dedizione.

L’inaugurazione ufficiale della mostra, con le foto premiate, si terrà sabato 10 maggio in occasione dell’apertura della Sagra di Poggioferro, alla presenza del Sindaco e delle autorità locali. Un appuntamento da non perdere, che unisce arte, territorio e memoria collettiva in un unico grande evento.