Il Tirreno

Aziende informano

Con LUCART la sostenibilità non rimane solo... sulla carta

Con LUCART la sostenibilità non rimane solo... sulla carta

«Il Gruppo Lucart è stato pioniere nella produzione di carta riciclata da macero»

27 febbraio 2024
4 MINUTI DI LETTURA





Per un’azienda che impiega la cellulosa degli alberi, abbracciare il tema della sostenibilità è prioritario e inevitabile. Il gruppo Lucart, d’altronde, lo fa da tempo: è stato pioniere nella produzione di carta riciclata da macero, quando questo sembrava un salto nel vuoto.

E lo è anche oggi, puntando sull’autosostenibilità energetica e su fonti quanto più possibile rinnovabili e green. D’altronde la cellulosa viene da quegli alberi che incamerano anidride carbonica e ci regalano ossigeno, facendo un doppio lavoro preziosissimo per tutto il genere umano. E di conseguenza investire per diminuire l’impatto sull’ambiente e sulle risorse diventa imprescindibile.

LA COGENERAZIONE

A spiegare come è Michele Noera, Sustainability and Energy Transition Manager del Gruppo Lucart: «Come tutto il settore delle cartiere il consumo di energia è importante: per questi motivi allo scopo di gestire il nostro fabbisogno abbiamo installato impianti di cogenerazione alimentati a gas con potenza complessiva di circa 30 MW la cui autoproduzione ci consente di coprire circa il 60% del nostro fabbisogno elettrico a livello di Gruppo e oltre l’80% per gli stabilimenti italiani. La cogenerazione ci consente di ottenere un sostanziale risparmio in termini di fonte primaria attorno al 15%. Questo è il punto di partenza da cui stiamo implementando e pianificando la complessa fase della transizione energetica volta all’utilizzo di combustibili sempre più green».

Da non dimenticare che Lucart sta partecipando a un progetto che vorrebbe condurre ad avere in futuro turbine alimentate al 100% con idrogeno; tale cambiamento rappresenterebbe un vero e proprio spartiacque nel processo di lavorazione. Oltre all’idrogeno, è allo studio l’impiego di altri gas green e di biometano.

«Inoltre – prosegue Noera – anche una parte significativa di energia elettrica a livello di Gruppo che acquistiamo da rete è certificata e prodotta da fonti rinnovabili, oltre a ulteriore energia autoprodotta da impianti fotovoltaici realizzati presso i nostri siti produttivi».

Da non dimenticare, inoltre, che anche semplicemente puntare maggiormente sul macero riciclato invece che sulla cellulosa vergine ha un impatto decisamente rilevante: «Al momento – aggiunge Noera – usiamo in ingresso al processo il 55% di macero per carta riciclata, ma nel giro di 10 anni vorremmo arrivare al 60%, sempre che la tecnologia nel frattempo non ci permetta di giungere a risultati al momento non pronosticabili».

IMPATTO AMBIENTALE

Lucart, però, non si ferma qui. Perchè sta lavorando su tutti i fronti della Responsabilità Sociale d’Impresa: in questo senso sta promuovendo una valutazione complessiva degli impatti della propria filiera in modo da individuare e mitigare direttamente e indirettamente gli impatti più critici, non solo da un punto di vista ambientale ma anche sociale e di governance. Lucart ha inoltre aderito alla Science Based Targets Initiative che rappresenta oggi il framework maggiormente riconosciuto a livello globale nella corretta gestione del proprio impatto ambientale nel rispetto degli accordi di Parigi.

«Il focus sulla sostenibilità ambientale – sottolinea Noera – è stato il vero e proprio grimaldello che ha aperto la strada del cambiamento. Adesso siamo in una fase di transizione, che necessiterà di tempo per giungere alle migliori soluzioni. In questi frangenti è essenziale essere consapevoli di ciò che facciamo e di quale impatto ha e su questo Lucart ci lavora da sempre, è in continua evoluzione tenendo bene in mente il faro della sostenibilità di tutto il processo».

BREVI CENNI DI STORIA

Fondata nel 1953 dalla famiglia Pasquini

Un’attività distribuita su 3 aree di business

Lucart è un gruppo multinazionale che promuove un modo sostenibile di produrre carta. Attraverso un approccio sistemico, volto a ottimizzare l’utilizzo delle materie prime e a ridurre gli scarti trasformandoli in nuove risorse. Lucart realizza prodotti tissue (articoli in carta destinati al consumo quotidiano quali carta igienica, carta per cucina, tovaglioli, tovaglie, fazzoletti etc.), airlaid e carte monolucide.

Le attività produttive dell’azienda, fondata nel 1953 dalla famiglia Pasquini, sono distribuite su tre aree di business (Business to Business, Away from Home e Consumer), impegnate nello sviluppo e nella vendita di prodotti con brand come Tenderly, Tutto, Grazie EcoNatural e Smile (mercato Consumer) e Lucart Professional, Fato e Velo (mercato Away from Home).

La capacità produttiva è superiore a 396.000 tonnellate/anno di carta, su 12 macchine continue. Il fatturato consolidato è superiore a 700 milioni di euro e le persone impiegate sono 1.700 presso 10 stabilimenti produttivi (5 in Italia, 1 in Francia, 1 in Ungheria, 2 in Spagna e 1 in UK) e due centri logistici (Italia e Francia).

Dal 2020 partecipa al Global Compact Network Italia delle Nazioni Unite e ha ottenuto il rating di sostenibilità “Platinum” da parte della società di certificazione indipendente Ecovadis.

Primo piano
Il reportage

Volterra, crollo delle mura: Liliana è salva per miracolo. Il palazzo evacuato, il precedente e milioni di danni in una domenica di paura

di Sabrina Chiellini