Il Tirreno

L'intervista

Furti a Livorno, la questora: «Difendersi con telecamere e blindature è essenziale»

di Stefano Taglione
La questora Giusy Stellino
La questora Giusy Stellino

Il consiglio ai commercianti di Giusy Stellino: «Fondamentali gli allarmi, anche se purtroppo il rischio zero non esiste»

25 aprile 2024
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LIVORNO. «Negli ultimi tre mesi, con le volanti, siamo intervenuti dopo 47 furti, la maggior parte dei quali nei negozi mentre erano aperti. Le cosiddette “spaccate”, almeno dalle nostre statistiche, mi sembrano in calo. Ma è chiaro che le difese che io chiamo “passive”, come gli impianti di videosorveglianza interni, sono importantissimi. Fanno da deterrente. Consiglio ai commercianti di dotarsi delle migliori contromisure possibili, non solo le telecamere, anche allarmi acustici-telematici collegati, ad esempio, alle centrali operative delle guardie giurate. È chiaro che noi, come forze dell’ordine, non potremo mai essere ovunque. Ma le volanti lavorano bene, se scattano gli allarmi il loro intervento è sempre tempestivo. E nonostante questo il rischio zero, purtroppo, non potrà mai esistere».

A parlare, commentando le statistiche sui furti in città, è la questora Giusy Stellino. La responsabile provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica analizza lo scenario labronico, fornendo utili consigli ai titolari delle attività commerciali su come disincentivare l’azione dei malviventi. E rivela un numero importante: dal primo febbraio a oggi, su 47 interventi post-furto, la polizia ha dato seguito alle indagini con 15 denunce. In alcuni casi anche per tre colpi, come la tentata rapina, il tentato furto e il furto messo a segno poco meno di un mese fa in via Grande da Vincenzo Lupone, un cinquantaquattrenne abruzzese che, nell’occasione, aveva aggredito pure i pizzaioli de “Il Ventaglio” di via Grande.

Questora, come si possono difendere al meglio i commercianti?

«Le prime difese si costruiscono in casa. Vetri blindati, allarmi di ultima generazione collegati alle sale operative delle guardie giurate e videosorveglianza. È chiaro che, tutto questo, non potrà azzerare ogni rischio. Ma il ladro, che generalmente si sa muovere bene, non colpisce un negozio ben difeso».

Spesso capita che distruggano un vetro, entrino e scappino in 30 secondi. Troppo poco tempo anche solo per intervenire.

«Le difese devono essere a 360 gradi, anche sulle blindature dei vetri. Maggiori sono, più difficilmente agiranno i cosiddetto “ladri mordi e fuggi”, che puntano tutto sulla velocità».

A Livorno ci sono molte spaccate secondo le vostre statistiche?

«Rispetto al passato i numeri descrivono un calo consistente e, a livello provinciale, non noto serialità. Ma lo ripeto: sono le difese che fanno da deterrente, perché le volanti pur lavorando molto bene non potranno mai essere ovunque per controllare ogni angolo della città».

Dopo il furto denunciano tutti?

«No. Ai 47 interventi post-furto, parlo degli ultimi tre mesi, sono seguite 28 denunce. Alcuni, tuttavia, potrebbero aver scelto di rivolgersi ai carabinieri. Altri potrebbero non aver denunciato. Sicuramente, denunciare, è importantissimo».

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