Il Tirreno

FORTE DEI MARMI. Dodici anni con la stessa maglia. E duecento gol in carriera. Le bandiere nel calcio esistono. Stanno scomparendo su campi di Serie A, ma si possono ancora trovare nelle categorie minori. Per esempio, a Forte dei Marmi. Dove la storia del calcio locale è legata a doppio filo con il nome di Gianmarco Lossi. 

La bandiera  

Classe 1989, Lossi gioca nel Forte dei Marmi dalla stagione 2012-2013. È il nipote di Andrea Prosperi, ex portiere di Viareggio e Carrarese, e in carriera ha vestito, tra le altre, le maglie di Seravezza e Versilia 98. Con Silvia ha dato alla luce Nicolò e Matteo. 

Poker

Capitano del Forte dei Marmi, che milita nel campionato di Prima categoria, Lossi col passare degli anni ha arretrato la posizione in campo. Da attaccante a regista davanti alla difesa. Ma con un tiro letale che spesso e volentieri buca le mani ai portieri avversari. Domenica 7 aprile il Forte dei Marmi del patron Emiliano Ulivi – terzo in classifica a quattro punti dal secondo posto – ha vinto 6-0 con il fanalino di coda Pescia: e Lossi ha realizzato addirittura quattro gol, raggiungendo quota 200 reti in carriera. 

Il posto

Al termine della gara sul canale social ufficiale della società sono arrivati i complimenti del direttore sportivo del Forte dei Marmi, Brunello Salarpi: «Oggi è un giorno particolare la nostra bandiera Gianmarco Lossi festeggia la sua duecentesima rete con la maglia del Forte dei Marmi. In un mondo del calcio attuale dove le bandiere non esistono più è da considerare una Mosca bianca. Per me invece è una pietra preziosa dalla quale spero che tanti dei nostri ragazzi ne possano trarre insegnamento. Tanti auguri Capitano cento di questi giorni». E a consegnare la maglia celebrativa per i 200 gol in carriera a Lossi è stato un mito assoluto del calcio italiano: l’ex portierone Enrico Albertosi, oggi 84 anni.