Il Tirreno

Versilia

Stabilimenti balneari

Viareggio, bagni aperti a Pasqua: il Comune cerca una soluzione che lo consenta

di Donatella Francesconi
Spiagge aperte a Pasqua  a Viareggio: è corsa contro il tempo per trovare una soluzione
Spiagge aperte a Pasqua a Viareggio: è corsa contro il tempo per trovare una soluzione

Martedì prossimo è il limite per la decisione sul servizio di bar e ristorante. Balneari pronti a non aprire neppure la spiaggia senza poter servire la clientela a tavola

24 marzo 2024
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VIAREGGIO. Uffici comunali in cerca di una soluzione per gli stabilimenti balneari che chiedono di aprire anche bar e ristoranti accessori per le festività pasquali in arrivo, ma anche per il periodo fino al 15 aprile quando qualche stabilimento ha già prenotazioni per cerimonie di vario tipo. Per la serata di venerdì scorso, i balneari si attendevano una delibera di Giunta che, però, non è stata adottata dall’amministrazione del sindaco Giorgio Del Ghingaro. Quello che è arrivato, nella stessa serata, è invece un messaggio whatsapp dell’assessore al turismo e attività produttive, Alessandro Meciani. Il cui contenuto definisce almeno un limite certo per il Comune di Viareggio: chi abbia licenza di bar/ristorante con specificato periodo che va dal 15 aprile al 30 ottobre, non è possibile aprire le attività al di là di queste date. Una eventuale autorizzazione – così l’indicazione dell’assessore – «è di competenza della Asl e non del Comune».

Il Tirreno ha interpellato, sulla corsa contro il tempo in atto per garantire più aperture possibili, l’avvocato Alessandro Del Dotto che segue alcuni proprietari di stabilimenti balneari e ha avito, nei giorni scorsi, un incontro con il nuovo dirigente al Demanio del Comune di Viareggio e lo staff degli uffici relativi. «Ho trovato persone consapevoli che c’è un problema e disponibili a capire se ci sono soluzioni l per far sì che Viareggio non sia l’unica località della costa versiliese con gli stabilimenti balneari chiusi per le festività pasquali. Il dirigente si è preso tempo fino a martedì, quando è attesa la risposta».

Di sicuro, sottolinea Del Dotto, il maggior problema rispetto all’apertura fuori stagione rimane «per quegli stabilimenti balneari che abbiano concesso a terzi la gestione della attività di bar/ristorante con una data di inizio attività successiva a quella della Pasqua». Per gli altri, aggiunge Del Dotto, «una soluzione si intravede senza che sia necessario alcun provvedimento amministrativo, visto che ci si muove comunque nell’ambito della legge regionale su turismo e commercio».


 

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