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Pietrasanta, la protesta: «Quei tigli non si toccano»

di Luca Basile
Un momento della protesta
Un momento della protesta

Circa 250 persone sfilano sul viale Apua per dire no al taglio degli alberi: «Abbiamo chiesto un incontro al Comune ma per ora nessuna risposta»

19 marzo 2023
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PIETRASANTA.  C'è chi arriva con i pattini, chi con la bici, chi ancora con il cane al guinzaglio e chi invece ha deciso di addobbarsi con fiori e messaggi per gridare no. «Ci opporremo in ogni sede al taglio degli alberi che, di fatto, rappresenterebbe la cancellazione del nostro viale» é il mantra dei circa 250 partecipanti alla passeggiata ambientalista andata in scena ieri mattina fra il centro cittadino e Fiumetto.

Una fiumana di anime di ogni età che ha percorso la ciclopista del viale Apua, partendo dal parcheggio della Coop, al ritmo della musica, dei fischietti, ostentando cartelli, mettendo in scena flash mob per poi ribadire il proprio dissenso alle scelte e all'operato dell'amministrazione comunale.

«Noi non siamo dei poveri sognatori, come qualcuno ci ha definito: se le piante rappresentano un pericolo per la pubblica incolumità vanno abbattute. Ma proprio perché siamo persone ancorate alla realtà – il pensiero di alcuni manifestanti – ribadiamo anche altro come il fatto che prevenire e intervenire per tempo è necessario e che quando una pianta risulta malata si fanno diverse valutazioni, non si arriva subito all'idea di abbatterla, ma si può pensare anche e soprattutto di poterla curare. C’è un progetto preliminare per il viale Apua, commissionato dal Comune, che si presta a ben poche interpretazioni: prevede l'abbattimento di oltre 400 tigli del viale Apua e una ripiantumazione molto più rarefatta in sostituzione degli stessi alberi abbattuti».

«Abbiamo letto che la Soprintendenza – proseguono i manifestanti – avrebbe detto no a questo progetto: una scelta di buon senso e che ovviamente ci rincuora, ma visti i precedenti di piazza Carducci e piazza Statuto vogliamo certezze. La tutela del nostro patrimonio arboreo è una priorità».

I cartelli esibiti lungo il corteo diventano il messaggio portante della manifestazione: “noi siamo l’ambiente in cui viviamo”, “gli alberi sostengono la vita”, “l’albero è vita”, mentre i tigli del viale Apua, oggi potati, sono incorniciati da vari striscioni: “mi hanno condannato a morte, salvatemi”, “non si abbattono alberi sani”.

I venti, fra comitati e associazioni che ieri mattina hanno firmato la passeggiata di protesta, non si limitano però solamente a manifestare: nei giorni scorsi hanno infatti presentato una formale diffida al Comune tesa a impedire il taglio di ulteriori alberi – dopo quelli abbattuti perché certificati come pericolosi – lungo il viale Apua e ancora un esposto alla Soprintendenza. «Abbiamo anche chiesto un incontro, alla presenza dei tecnici, agli amministratori comunali in modo da fare chiarezza: ad oggi non abbiamo ancora ottenuto alcuna risposta – rilanciano dal corteo – un fatto è certo, nei limiti di quello che ci è consentito, non ci fermeremo. Il viale Apua è un unicum, l'ottava meraviglia della piana versiliese, la cittadinanza e le associazioni ambientaliste non molleranno un albero».


 

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