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Mercato dell’auto in ripresa ma soprattutto grazie all’usato

di Giacomo Corsetti
Mercato dell’auto in ripresa ma soprattutto grazie all’usato

Compratori nel dilemma: quali motori scegliere, quanto spendere

23 novembre 2022
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VIAREGGIO. Ogni cento auto nuove vendute e immatricolate sul territorio, in media 205 compravendite di auto usate: praticamente il doppio. I dati, riferiti ai primi dieci mesi del 2022, sono dell’Aci Lucca: una proporzione che fotografa il quadro del mercato dell’auto a livello locale. In prevalenza le compravendite dell’usato riguardano auto a benzina e gasolio, quelle ibride a benzina sono solo il 3,4 per cento del totale. Tra i “mini passaggi”, la maggior parte sono auto diesel (51,8 per cento ad ottobre 2022, in calo rispetto ad ottobre 2021, quando il dato era del 55,5 per cento), le auto ibride a benzina solo il 5,4.

«Penso - dichiara Luca Sangiorgio, direttore di Aci Lucca – che il mercato dell’auto sia stato anche troppo limitato. Oggi si sta semplicemente riequilibrando una domanda che c’è sempre stata. Siamo un paese in cui la macchina continua a essere un bene primario». Sangiorgio si dice ottimista per il futuro del mercato dell’automobile: «Siamo convinti – spiega infatti – che ci sarà una ripresa del mercato. Stiamo invertendo la tendenza, anche se faticosamente». Mancano ancora le necessarie infrastrutture, invece, perché decolli il mercato delle auto elettriche. «I punti di ricarica – fa notare – stanno aumentano, ma non ci sono ancora quelli veloci. Per avere una vera alternativa servono ricariche in tempi brevissimi. E questi punti sono ancora pochi. Ci stiamo arrivando anche perché le grandi case automobilistiche vanno tutte verso i motori elettrici». La perplessità, sull’elettrico, riguarda l’aspetto dell’ambiente. «Le batterie rischiano di diventare il grande problema del prossimo futuro perché sono molto inquinanti. L’elettrico poi se non viene adeguatamente gestito può trasformarsi in boomerang».

I concessionari

Tra pandemia e guerra russo-ucraina uno dei settore che più ha sofferto è quello dell’auto: oggi cerca di riprendere quota seppure nel mezzo di un grande cambiamento. «Il mercato dell’auto è in ripresa in termini di volumi – dichiara Andrea Peretti di General Auto di Siciliano a Massarosa –. Il bilancio è positivo, per noi, per gli ordini già incardinati e perché le case produttrici stanno accorciando tempi di fornitura che erano diventati molto lunghi». I motivi, è noto, risalgono al periodo clou del Covid. «Gli ordini stanno aumentando rispetto all’anno scorso – prosegue – in misura di circa il cinque per cento, decisamente meglio del 2020. Questo ci lascia ben sperare in vista del 2023». Eppure il momento non pare dei migliori per le famiglie, alle prese con i rincari di bollette e materie prime. «L’auto è un bene necessario; cosa è successo? In piena pandemia, nel 2020, tante persone e aziende hanno deciso di rinviare l’acquisto di auto e oggi si trovano a doverla cambiare anche per una questione fisiologica. Ma anche alla luce delle tante novità in uscita in termini di motorizzazione: motori differenti, ibridi interni eccetera». Per il prossimo futuro del mercato dell’auto «ci aspettiamo che si vada verso una normalizzazione della produzione auto. Un ritorno a tempi di fornitura ancora più brevi, come era prima della pandemia. Così potremo anche noi concessionari fare una programmazione di ordini che sia effettivamente in linea con quelle che sono le richieste». «La situazione – commenta Dedo Larini della concessionaria omonima a Massarosa – è condizionata parecchio dalla disponibilità delle vetture, che per ora è molto limitata. Se viene il cliente a cercare un modello con determinate caratteristiche, al minimo passano sei mesi per la consegna. Questo è il problema principale. Non credo che sia un grande problema la guerra in Ucraina per il nostro settore, piuttosto l’aumento delle materie prime e la paura della gente a spendereA. Alla concessionaria Dedo Larini srl «le vendite sono calate, come per tutti. A livello di area versiliese siamo, più o meno, sugli stessi numeri dello scorso anno. La raccolta ordini, che verso fine anno aumenta, quest’anno è calata di circa un dieci per cento». E come spiegare la crescita di vendite? «È proporzionale ai numeri bassi degli ultimi anni. Si, c’è stato un aumento ma relativo a bassi numeri. Non sono grandi cifre».

Consigli per l’acquisto

Per il futuro «sconsiglierei – conclude Larini – sicuramente il diesel perché è chiaro a tutti che andrà a sparire entro qualche anno. Puntare sull’ibrido. Ci sono anche auto elettriche ma il problema è l’autonomia. Chi deve usare la vettura elettrica per andare a Milano, per esempio, si deve fermare prima e ricaricare alle colonnine. L’elettrica ha ampio mercato ma per ora è negativo per questo motivo. Quanto al Gpl, c’è un effettivo risparmio, mentre il metano è aumentato spaventosamente, la gente non lo vuole più. Quindi: benzina, Gpl oppure ibrido».

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