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Porto di Civitavecchia, l’accordo di secondo livello dei dipendenti torna in stand by

di Maurizio Campogiani
Porto di Civitavecchia, l’accordo di secondo livello dei dipendenti torna in stand by

Il clamoroso sciopero di cinque giorni consecutivi del personale aveva portato alla ratifica di un’intesa tra il Presidente dell’Authority Musolino e i sindacati. Il Collegio dei Revisori e il Comitato di Gestione hanno invece chiesto un ulteriore parere al Ministero

18 aprile 2024
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CIVITAVECCHIA. C’è un braccio di ferro sotterraneo ma non troppo tra il Presidente dell’Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino, e il suo Segretario Generale, Paolo Risso, dietro l’ennesimo stand by al contratto di secondo livello dei dipendenti dell’ente che sovrintende i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.

L’accordo diventato di interesse nazionale dopo uno sciopero di cinque giorni consecutivi del personale, era stato sottoscritto dal Presidente e dalle organizzazioni sindacali alla fine di marzo, dopo che il precedente, sottoscritto poco più di un anno prima, era stato annullato con provvedimento unilaterale del Comitato di Gestione. E nel corso dell’ultima seduta, convocata proprio per ratificare l’accordo siglato tra Musolino e le organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, i membri dell’organismo hanno deciso di prendersi una pausa, disattendendo, nel caso del rappresentante del Comune, le indicazioni arrivate dall’intero consiglio comunale, che si era dichiarato a favore dell’intesa. Il perché dello stand by è semplice: il presidente del collegio dei revisori, il dottor Ermanno Piteo, già in precedenza fautore dell’annullamento del precedente accordo, non si è dichiarato assolutamente convinto di quanto scritto nel nuovo documento e il Comitato ha quindi deciso di chiedere un ennesimo parere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, in verità, sulla questione si è già espresso più di una volta confermando la validità dell’intesa.

Qualora il parere arrivasse e non dovesse essere di gradimento e quindi non arrivasse il conseguente “nulla osta” del collegio dei revisori, il Comitato non voterebbe il provvedimento, ma prenderebbe semplicemente atto della decisione assunta dal Presidente di sottoscrivere l’accordo coi sindacati. Decisione che, peraltro, rientra pienamente nelle competenze del massimo esponente dell’ente. Comunque, stando ai rumors sempre più assordanti che arrivano da Molo Vespucci, dietro la vicenda ci sarebbe ancora una volta un duro braccio di ferro tra il Presidente Musolino e il Segretario Generale, Paolo Risso, con i due che non avrebbero identità di vedute su diversi aspetti che attengono la gestione dell’Authority.

Nulla di nuovo sotto il sole, comunque. Basti ricordare quanto avvenne nel 2020 tra l’allora Presidente, Francesco Maria di Majo e l’allora Segretario Generale, Roberta Macii. Alla fine si arrivò alla risoluzione consensuale del rapporto contrattuale del numero due, approdata nel frattempo all’Autorità Portuale di Livorno. Per qualcuno, quella situazione potrebbe ripetersi a distanza di quattro anni.

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