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Ospedali in Toscana, contro la crisi dei pronto soccorso arrivano i medici a partita Iva: l'Asl centro ne cerca 15

di Martina Trivigno
Ospedali in Toscana, contro la crisi dei pronto soccorso arrivano i medici a partita Iva: l'Asl centro ne cerca 15

Il contratto di collaborazione libero professionale sarà stipulato intanto per 6 mesi. I dottori lavoreranno in corsia fino a 120 ore al mese con un compenso mensile pari a circa 3.900 euro lordi

26 marzo 2024
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FIRENZE. Una quindicina di medici specializzati o specializzandi (all’ultimo e penultimo anno) pronti a scendere in corsia a titolo di prestazione libero professionale.

Contro la crisi dei pronto soccorso, l’Asl Toscana centro (Firenze, Pistoia, Prato ed Empoli), guidata dal dg Valerio Mari, corre ai ripari aprendo (anche) ai dottori a partita Iva. E il modello presto si potrà estendere al resto della Toscana. Sia chiaro: nessun direttore generale al vertice delle Aziende sanitarie della nostra regione esulta per questa soluzione, ma – ammettono – la situazione è sempre più complicata e l’obiettivo è uno su tutti: «far fronte alle criticità legate alle attività assistenziali dei pronto soccorso e garantire i livelli essenziali di assistenza». Intanto sarà stipulato un contratto di collaborazione professionale di sei mesi, poi si vedrà. Ma l’idea è quella di far respirare i medici al momento in servizio nei pronto soccorso dell’Asl centro.

Le regole d’ingaggio

Sul contratto, nero su bianco, sarà specificata la durata del rapporto di collaborazione (sei mesi, appunto) con prestazioni previste per un massimo di 120 ore settimanale e un compenso lordo pari a 3.840 euro (comprensivo degli oneri fiscali e previdenziali previsti dalla legge).


Obiettivo trasparenza

Tutta la procedura – spiegano dall’Asl centro – sarà trasparente e i medici saranno individuati attraverso una procedura semplificata che prevede, prima di tutto, la raccolta delle disponibilità da parte del personale medico a seguito dell’avviso, in corso di pubblicazione sul sito aziendale; poi si procederà all’esame delle istanze per accertare i requisiti di ammissibilità e, infine, le domande saranno trasmesse al direttore del dipartimento che valuterà l’idoneità dei candidati per svolgere le attività.

I costi per l’azienda

L’Asl Toscana centro ha previsto di spendere in totale 345.600 euro per l’attivazione degli incarichi di lavoro libero professionale: in media, a ogni medico, spetteranno circa 23 mila euro per sei mesi di lavoro. Per la sanità toscana è un momento complesso con, da una parte, i medici in fuga dai pronto soccorso e, dall’altra, sempre meno specializzati nell’emergenza-urgenza con circa la metà delle borse di studio in medicina dell’emergenza-urgenza andate deserte. Le aziende sanitarie si stanno organizzando come possono, cambiando i modelli organizzativi degli ospedali e attingendo al personale degli altri reparti, ma la coperta è – e resta – corta. In questo quadro complessivo, i medici specializzati o specializzandi a titolo di prestazione libero professionale sono una boccata d’ossigeno. Soprattutto in vista dell’estate.

 

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