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Dillo al direttore: il riso, alimento guerriero, fece vincere Cavour e ora combatte i tumori

Dillo al direttore: il riso, alimento guerriero, fece vincere Cavour e ora combatte i tumori

Un altro merito del cereale fu di fungere da cementante per la Grande Muraglia

21 marzo 2024
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Ecco uno degli interventi dei lettori pubblicati sull’edizione cartacea di giovedì 21 marzo, nella pagina dedicata al filo diretto con il direttore de Il Tirreno, Cristiano Marcacci. “Dillo al direttore” è l’iniziativa che permette alle persone di dialogare direttamente con Cristiano Marcacci, attraverso il canale WhatsApp (366 6612379) e l’indirizzo mail dilloaldirettore@iltirreno.it.

Il riso grande alimento ma anche eroico guerriero...

Dopo un’angosciante riunione con il suo stato maggiore Cavour comprende che, per battere gli Austriaci e unificare l'Italia, occorre l'aiuto di Napoleone III. Ne escogita di tutte per farselo amico, invia vini pregiati (era appena nato il Barolo), profumi di Alessandria e, soprattutto, infila fra le sue lenzuola la Contessa di Castiglione, novella Mata Hari. Napoleone dà il suo appoggio a Cavour e questi il 23 aprile del 1859 dichiara guerra agli Austriaci con un unico problema, il loro esercito è già alle porte di Vercelli mentre gli alleati francesi sono ancora molto lontani. Bisognava fermare assolutamente le truppe austroungariche e non certo con i fanti italiani in netta minoranza. E qui la brillante idea di Camillo: egli diede ordine agli ingegneri idraulici di anticipare l'allagamento delle risaie; aperti tutti i canali irrigui ci fu il diluvio universale; tutta la piana vercellese diventò una palude; le spighe di riso si sfarinarono creando un colloso pantano che divenne la tomba degli Austriaci. Grazie a questo espediente fu vinta la seconda guerra di indipendenza. Il commento di Camillo Benso fu questo: abbiamo fatto come i russi con Napoleone che incendiarono Mosca per fermare i Francesi.

E infatti le risaie vercellesi, enorme fonte alimentare per i piemontesi, furono distrutte dai carri degli Austriaci ma la vittoria fu immensa; la nota strana di tutta questa storia fu che il diluvio vercellese fu studiato e realizzato da un ingegnere di nome Noè. Pazzesco.

Altri eroici meriti del riso furono quelli di fungere da malta cementante nella costruzione della Grande Muraglia con la quale i cinesi si difesero dall'invasione mongola.

Il riso, quindi, vero soldato ma anche grande alimento. I suoi meriti sono tanti: se brillato è un’arma eccezionale per combattere tutti gli stati di colite: è infatti altamente digeribile e “rinfrescante” nei confronti del colon infiammato. Se integrale agisce al contrario; stimola la motilità del colon divenendo una potente arma contro la stipsi.

Mangiare per venti giorni di fila a cena un piatto di riso integrale vuol dire combattere anche i più ostinati casi di stipsi; importante inoltre nel riso integrale (come in tutti i cereali integrali) la presenza di lignani che altro non sono se non fitoestrogeni(ormoni vegetali) utili per la profilassi del tumore alla prostata.

*medico fitoterapeuta e volto noto di RaiUno
 

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