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Suicidio alla Iulm, il peso insostenibile delle aspettative altrui: «Sui giovani troppo stress»

di Caterina Marsili e Sofia Capocchi*
Suicidio alla Iulm, il peso insostenibile delle aspettative altrui: «Sui giovani troppo stress»

L'articolo di due studentesse del liceo Majorana di Capannori sul caso della 19enne morta a Milano

06 febbraio 2023
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Mercoledì 1° febbraio, all’Università Iulm di Milano, nell’edificio 5, intorno alle 6,45 un custode ha trovato il corpo di una studentessa di 19 anni in uno dei bagni. Accanto, un biglietto che riportava i suoi problemi nello studio.

A nostro avviso è l’ennesima conferma che il sistema scolastico e universitario italiano non è in grado di rapportarsi con le problematiche che esso stesso causa. Secondo dati dell’Istat riferiti al 2018, il 10% degli 8 milioni e 200mila giovani tra i 12 e i 25 anni che vivono in Italia dichiara di essere insoddisfatto dalla propria vita, compresa la parte che riguarda gli studi. In numeri, si tratta di 800mila persone.

Le alte aspettative del mondo in cui viviamo oggi e il costante confronto portano gli studenti a livelli di stress eccessivi che spesso non vengono considerati dagli adulti. E gli studenti italiani, rispetto ai coetanei europei, sono più soggetti ad ansia scolastica che intacca sulla loro salute mentale.

Secondo una ricerca pubblicata nel 2015 dall’Ocse solo il 26% delle ragazze e il 17% dei ragazzi si definiva contento di andare a scuola, mentre secondo l’Unicef circa 956mila tra ragazzi e ragazze soffre di problemi legati alla salute mentale. Nel nostro Paese, inoltre, il 12% delle morti di ragazzi tra 20 e 34 anni è dovuto al suicidio, specialmente tra studenti universitari.

Questa situazione è peggiorata di gran lunga con la pandemia e l’introduzione della Dad, la didattica a distanza. Seguire le lezioni da casa in videocollegamento ha costretto all’isolamento i giovani i quali hanno dovuto cambiare le loro abitudini e le loro modalità di relazionarsi, rimodellando la loro sfera emotiva e, soprattutto, incrementando la loro vulnerabilità e fragilità.

Nel 2021 è emerso dall’Osservatorio nazionale dell’adolescenza che il 25% degli adolescenti ha sperimentato episodi depressivi e il 20% ha manifestato frequenti episodi di ansia.

Tutto questo lo ritroviamo nella tragedia dello Iulm. Le aspettative hanno portato questa povera ragazza a non sentirsi più all’altezza. Il confronto con la realtà odierna, che premia e offre spazio solo a coloro che eccellono, senza offrire vere opportunità al resto dei giovani, crea un clima di incertezze e paure.

Come possono questi studenti non sentirsi in difetto in un ambiente nel quale non sono mai abbastanza? l

*Studentesse di 17 anni del liceo Majorana di Capannori (Lucca)


 

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