Il Tirreno

Toscana

Scuola2030
Violenza sulle donne

Parità di genere, chi ci intima di "stare al nostro posto" sta calpestando uguaglianza e dignità

di Firdevsa Panxhi*
Parità di genere, chi ci intima di "stare al nostro posto" sta calpestando uguaglianza e dignità

Una studentessa di 17 anni del liceo Rosmini di Grosseto racconta un’esperienza vissuta in prima persona. L’articolo è stato pubblicato nell’ambito del progetto del Tirreno “Scuola 2030”

01 dicembre 2022
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La parità tra i sessi, secondo me, è un valore importante, tanto quanto il rispetto. Se entrambi questi valori non appartengono alla nostra società, c’è da chiedersi: perché?

So che sono una studentessa e so che sono ancora giovane, e nonostante ciò posso rispondere a questa domanda in molti modi diversi e potrei dire delle verità molto amare. Un po’ mi dispiace perché vorrei vivere in un mondo dove noi essere umani ci trattiamo come degli essere umani. Sento dentro di me – da comportamenti degli altri – che in noi è presente una sottocultura.

La cosa che più mi lascia perplessa è sentire dei miei coetanei e i giovani negare la parità di genere. Ecco un piccolo frammento della mia breve esperienza, che però a me ha lasciato di stucco.

Un giorno dopo la scuola sono uscita con le mie amiche e dopo si sono uniti altri loro amici. Ci siamo seduti in un bar per bere qualcosa e, parlando di argomenti vari, sento che un ragazzo del nostro gruppo offende una ragazza.

La situazione non mi è piaciuta affatto e sono intervenuta dicendo al ragazzo di chiedere scusa per quello che aveva detto alla ragazza. Lui si è girato verso di me e mi ha detto: «Chi ti ha parlato? Stai al tuo posto». Stupita da questa risposta, gli ho detto con tono freddo: «Scusami, qual è il mio posto?». Non ha saputo rispondere ed è rimasto in silenzio. Non saprei dire se abbia riflettuto sull’accaduto, ma di certo quello che voleva insinuare era che lui, in quel caso, era superiore rispetto a me. Nell’istante in cui ha pronunciato quella frase mi sono sentita calpestata.

Quello che vorrei trasmettere a voi che leggete è che, sia uomini sia donne, siamo tutti esseri umani. Noi facciamo parte della stessa famiglia.

*Studentessa di 17 anni del liceo Rosmini di Grosseto
 

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