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Strage sulle strade toscane: 190 morti in quasi 14mila incidenti

Strage sulle strade toscane: 190 morti in quasi 14mila incidenti

Sono i dati di Istat per il 2021. Rispetto al 2020, aumentano gli incidenti (+31,4%) e le vittime della strada (+25,0%). Sull’Aurelia l’incidenza maggiore

29 novembre 2022
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FIRENZE. Nel 2021 si sono verificati in Toscana 13.596 incidenti stradali che hanno causato la morte di 190 persone e il ferimento di altre 17.510. È quanto risulta dai dati elaborati dall'Istat. L'anno 2021 è caratterizzato dalla ripresa graduale delle attività e del traffico stradale ma, commenta Istat in un testo, risente ancora di periodi di lockdown leggeri attuati durante l'anno e diversificati sul territorio.

Rispetto al 2020, aumentano gli incidenti (+31,4%), le vittime della strada (+25,0%) e i feriti (+32,8%) con incremento maggiore rispetto al livello nazionale (+28,4% per gli incidenti, +20% per le vittime e +28,6% per i feriti).

In Toscana nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 38,9%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2021 si registrano variazioni, rispettivamente di -37,9% e -30,1%. Nello stesso periodo l'indice di mortalità sul territorio regionale si riduce leggermente (da 1,6 a 1,4 deceduti ogni 100 incidenti) mentre quello nazionale non subisce variazioni (1,9 decessi ogni 100 incidenti).

L'incidentalità risulta alta lungo la costa, nei capoluoghi di provincia, nel Senese e in aree dell'Appennino nord-occidentale. In evidenza le criticità della SS1 Aurelia che registra il maggior numero di incidenti (165) di morti (quattro) e di feriti (234), della SS439 Versilia-Lucca e della SS67 Tosco-Romagnola. L'indice di mortalità diminuisce (da 1,5 a 1,4 in Toscana) nelle province di Massa Carrara, Pistoia, Livorno e Lucca ma aumenta in quelle di Pisa, Grosseto e Siena. L'80,4% degli incidenti ha avuto luogo tra le ore 8 e le ore 20 ma l'indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra la mezzanotte e le quattro del mattino (circa 3 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (1,3). Il venerdì e il sabato notte si concentra il 42,4% degli incidenti notturni, il 51,9% delle vittime e il 44,4% dei feriti.

L'indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 2,0 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il venerdì notte (2,7). Nel 2021 si riduce in Toscana l'incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani), periti in incidente stradale, attestandosi su un valore prossimo alla media nazionale (43,2% contro 43,9%). Riguardo agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell'incidente (conducenti / passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione nel 2021 è superiore a quello nazionale (55,3% contro 50,9%).

Sempre tra 2010 e 2021 l'incidenza di pedoni deceduti è stazionaria in Toscana (da 20,9% a 20%) mentre nel Paese è aumentata da 15,1% a 16,4%. I costi sociali dell'incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in oltre 1,3 miliardi di euro (354 euro pro capite) per la Toscana; la regione incide per l'8% sul totale nazionale.

La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (70,8%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (4.667casi, 44 vittime e 6.118 feriti), seguita dal tamponamento (2.362 casi, 11 decessi e 3.502 persone ferite). La tipologia di incidente più pericolosa è la fuoriuscita (3,7 decessi ogni 100 incidenti), seguono lo scontro frontale (3,1 decessi ogni 100 incidenti) e l'investimento di pedone (2,5 decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 2,4 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,0 decessi).

Nell'ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e l'assenza della distanza di sicurezza sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I tre gruppi costituiscono complessivamente il 37,8% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 17,9% mentre l'assenza della distanza di sicurezza per il 13,3%.

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