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Restrizioni sul riscaldamento: ecco le fasce in Toscana, quando e quanto si può accendere

Restrizioni sul riscaldamento: ecco le fasce in Toscana, quando e quanto si può accendere

Firmato il decreto dal ministro della Transizione ecologica che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale

06 ottobre 2022
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Quindici giorni in meno, riduzione di un grado e di un'ora al giorno per il riscaldamento quest'anno, con lo slittamento di otto giorni della messa in funzione dei termosifoni e anticipo di sette giorni per lo spegnimento. Lo ha deciso con decreto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nell'ambito del piano di risparmio energetico. Queste tre misure, secondo la stima dell'Enea, dovrebbero portare a un risparmio di 2,7 miliardi di metri cubi di gas.

Per quanto riguarda la temperatura, dai 18 gradi per le attività industriali e artigianali il termostato scende a 17 mentre per altri ambienti si passa da 20 a 19 gradi.   Il decreto rimodula i tempi di accensione degli impianti nelle città che rientrano nelle sei fasce climatiche in cui è suddivisa l'Italia in funzione del clima medio del comune.

- La  Zona A (che include Lampedusa, Porto Empedocle) dall'8 dicembre al 7 marzo per 5 ore giornaliere;

- la Zona B (Agrigento, Reggio Calabria, Messina e Trapani) dall'8 dicembre al 23 marzo per 7 ore giornaliere;

- la Zona C (Napoli, Imperia, Taranto, Cagliari) dal 22 novembre al 23 marzo per 9 ore al giorno;

- la Zona D (Firenze, Foggia, Roma, Ancona, Oristano) dall'8 novembre al 7 aprile per 11 ore al giorno;

- la Zona E (Aosta, Torino, Milano, Bologna, l'Aquila) dal 22 ottobre al 7 aprile per 13 ore al giorno;

- la Zona F (Belluno, Cuneo) nessuna limitazione.

Quasi tutta la Toscana rientra nella zona climatica D, a parte la fascia appenninica, che è in zona E, e la costa livornese e in parte grossetana in zona C. Questo dice la classificazione delle zone climatiche aggiornata al 2022.

La zona E comprende tutta la Lunigiana (meno Zeri), tutta la Garfagnana e la Media Valle del Serchio (meno Giuncugnano, Minucciano, Careggine, Stazzema e Sillano), la Montagna Pistoiese eccetto Abetone, il Mugello, il Pratomagno e il Chianti, l’Alta Val Bisenzio, gran parte della provincia di Arezzo e di Siena, l’Amiata e l’Alta Val di Cecina. Si potrà accendere il riscaldamento per 13 ore al giorno dal 22 ottobre al 7 aprile.

la zona F è limitata ai comuni di Zeri, Giuncugnano, Minucciano, Careggine, Stazzema, Sillano, Abetone. In questi luoghi i termosifoni potranno stare accesi senza limitazioni.

La zona C racchiude l’Elba, Cecina, Piombino, San Vincenzo, Suvereto, Capraia, Argentario e Orbetello: è la zona più calda della Toscana e i riscaldamenti non potranno essere accesi prima del 22 novembre (e fino al 23 marzo) per 9 ore giornaliere al massimo.

Tutto il resto della Toscana è in zona D: 11 ore giornaliere di riscaldamento dall’8 novembre al 7 aprile.

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