Il Tirreno

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L’Almanacco del giorno dopo Drusilla Foer e la tv vintage

di Elisabetta Stefanelli
L’Almanacco del giorno dopo Drusilla Foer e la tv vintage

Torna il format che ha fatto la storia. «Con tanto spazio ai ragazzi»

03 dicembre 2022
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Roma La più elegante su tutti i red carpet dell'anno, la più ironica ma «nel limite del garbo», non si chiede a chi piace e fila dritto verso un futuro da cantante, ma applaude gioiosa a chi le dice che così com'è, classica e vintage, Drusilla Foer la vedrebbe benissimo in una riedizione del mitico Milleluci. «Che gioia! Milleluci con altri programmi di quegli anni, magari con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, dove passavano tutte le grande personalità artistiche - da Totò, a De Sica a Sandra Milo - era un mondo irrorato di artisticità a cui non ho la pretesa di paragonarmi, ma quella tensione è dentro di me». Con una tv altrettanto vintage torna intanto dal 12 dicembre dal lunedì al venerdì su Rai2 nella fascia preserale prima del Tg2 con Drusilla e l'Almanacco del giorno dopo.

«L'almanacco era una delizia che durava sette minuti – spiega – breve e fulminea in un'Italia che aveva forse meno attitudine alla tv. Ora che la tv è ricca di tante sollecitazioni, l'almanacco diventa un momento riposante di una mezz'ora per avere coscienza che il giorno dopo è successo qualcosa di buono o che ha segnato la storia in modo negativo, nella speranza che si possa andare meglio». Ad un pubblico anche di bambini «il programma si propone come una cosa carina, con una nonna supportata da uno staff evoluto ed informato, che ha la fortuna di avere tutta la libertà. Posso parlare di temi significativi in un format integrato da una parte di intrattenimento. Ho un microfono e un pianoforte in studio, è difficile per me stare zitta».

Ci sarà ancora Topo Gigio? «Ci sarà un po' meno, nel mondo ha milioni di follower e sarà impegnato. Ci sarà una nuova rubrica in cui i ragazzi raccontano in brevi video gli strumenti della nostra politica: che cos'è il Parlamento, che cosa sono i grandi giganti che ci gestiscono. Poi ci sarà il momento cultura legato alla letteratura. Parleremo del futurismo e di Marinetti ad esempio anche con le pillole d'arte del nostro art influencer».

E poi «non mancheranno i Santi: mi stanno simpatici. Abbiamo sempre celebrato coloro che hanno portato qualcosa all'umanità, ma vogliamo ricordare anche chi ha fatto qualcosa contro l'umanità, come ad esempio chi ha scritto le leggi razziali». Tornando a Milleluci, lo farebbe «con la Vanoni che mi è simpatica tra bacini e bisticci, oppure con Nada che è così integra e severa, con qualcuno schivo e poco televisivo dei giovani ce ne sono tanti che mi piacciono. Marco Mengoni per esempio. Io in tv sono una brontolona, mi lamento di tutto, ma mi è stata data l'enorme libertà di esprimere il mio personaggio anticonvenzionale, un segno di grande civiltà».l
 

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