Il Tirreno

PISA. I Colle der Fomento arrivano a Pisa sabato 3 dicembre per presentare al Deposito Pontecorvo, alle 19, la loro biografia Solo Amore, edita da minimum fax, scritta insieme al giornalista Fabio Piccolino, per un evento nato grazie all’iniziativa del negozio di dischi Sanantonio42 e della libreria Tra Le Righe. Sarà l’occasione di ripercorrere i ventisette anni di carriera del gruppo che ha attraversato ogni sfumatura del rap italiano, dai centri sociali alle grandi radio, dalle autoproduzioni alle major discografiche, fino a oggi: momento in cui la storica band rap romana sa di voler andare verso un’unica direzione, ovvero avanti, combattendo ogni cliché, senza mai tornare indietro. La loro è una biografia piena di sorprese e retroscena per noi che abbiamo consumato i loro dischi, abbiamo cercato i loro featuring e urliamo sotto il palco ogni volta in cui i Colle der Fomento si affacciano dalle nostre parti. Pagina dopo pagina, insieme a loro ricordiamo, proviamo a ricordare, perché leggere la biografia dei Colle der Fomento significa fare i conti con il modo in cui la cultura Hip Hop ha fatto e fa ancora parte del nostro stare al mondo, della possibilità di cadere, risollevarsi, senza mai scalfire una coerenza che può costare cara, ma che non dà rimorsi.

Le loro presentazioni in giro per l’Italia vedono ovunque una partecipazione massiccia. Niente di strano, perché la storia dei Colle der Fomento è la nostra storia, la storia di chi nella vita ha sentito almeno una volta il bisogno di far parte di qualcosa, di riconoscersi in un sacrificio, di amare così tanto il motivo per cui viviamo tutti i giorni fino a sentirsi smarriti se all’improvviso alziamo al testa, e ci rendiamo conto che intorno a noi «tutto tende all’essere distrutto, tutto cambia». E poi, a sancire un’incredibile serata per gli amanti del rap italiano, dopo la presentazione saliranno sul palco Kaos e Dj Craim per presentare il loro ultimo album, Chiodi.

La città di Pisa, la città di Panico Totale, manifestazione madre di una tradizione in cui la cultura Hip Hop non si è mai smessa di respirare, non poteva chiedere di meglio. I Good Old Boys, a loro modo, ancora insieme, tra miglia e promesse, precisi, come scrivono i Wu Ming nel loro contributo interno a Solo Amore, sempre pronti a investirci con i loro versi. Una volta, parlando di una sua intervista fatta al rapper Jay Z, la scrittrice americana Zadie Smith dichiarò che per lei i rapper sono i veri poeti del nostro tempo. Guardando all’Italia, i Colle der Fomento e Kaos rientrano in questa definizione, a pieno titolo.

* scrittore e sceneggiatore