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L'idea

La Ferrari sceglie il Silenzio: evento a Lajatico coi fan del Cavallino

Sabrina Chiellini
La Ferrari sceglie il Silenzio: evento a Lajatico coi fan del Cavallino

ll progettista racconta l’idea vincente. Negli anni è aumentato l’interesse e il prestigio della location ora conosciuta in tutto il mondo

07 agosto 2022
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Lajatico. Il Teatro del Silenzio supera la concorrenza di prestigiose location, da piazza del Campo a Siena, alle città d’arte e alle colline del Chianti, icone del Bel paese. Per due mesi Lajatico sarà il quartier generale di un mega evento organizzato dalla casa automobilistica più famosa al mondo, la Ferrari. Il Teatro legato al nome del tenore Andrea Bocelli, che su queste colline è nato, farà da scenografia a più eventi privati – saranno allestite maxi tensostrutture con ricercati allestimenti – e alla presentazione delle nuove auto del cavallino rampante. Un evento nell’evento, ora che si sono appena spenti i riflettori sulla diciassettesima edizione del maxi concerto dell’estate a Lajatico. In fondo ogni anno si compie una piccola magia. Un paese con poco più di 1.300 anime riesce ad accogliere più di undicimila spettatori, a sentire tutte le lingue del mondo. «Chi lo avrebbe mai detto. ..Vi ricordate quando ho presentato la prima volta la mia idea?». Un teatro sulle colline, pensato per accendersi una volta all’anno. Zero cemento. Dopo la musica il silenzio per 364 giorni all’anno. Nessuno ci credeva.

L’architetto Alberto Bartalini, ideatore del progetto, conserva ancora gelosamente i primi bozzetti, ora pubblicati su una rivista di architettura. «Ero in treno quando la prima volta ho cominciato a disegnare quello straordinario teatro». Segnalato, anche alla Biennale di Venezia, come uno dei luoghi più importanti d’Italia per i processi dell’arte contemporanea. Qui la land art, un’arte sostenibile in grado di fare crescere un territorio, è di casa. «Negli anni il Teatro del Silenzio è riuscito a vivacizzare il paese».

Dopo il concerto sono arrivati una rassegna d’arte contemporanea (ArtInsolite) e l’apertura di botteghe e ristoranti che hanno dato nuovo lustro al paese dell’Alta Valdera. Una “macchina da guerra”, il concertone. Maestranze, pubblico e artisti fanno registrare il tutto esaurito negli alberghi e nelle strutture ricettive. L’arrivo di casa automobilistica Ferrari non farà altro che rafforzare l’immagine di queste colline come uno dei luoghi della Toscana da cartolina, con i suoi splendidi paesaggi dorati, veri itinerari sensoriali. La potenza del made in Italy, racchiusa in pochi secondi, era già andata a segno nello spot della nuova Fiat 500 elettrica, girato proprio sulle colline di Lajatico e legato al nome di Andrea Bocelli.

«L’evento Ferrari, che ha preso in affitto dall’associazione Teatro del Silenzio di cui è presidente il sindaco Alessio Barbafieri – aggiunge Bartalini – è la riprova dello straordinario successo del luogo e del progetto. Non vi nascondo che la prima volta che ho presentato la mia idea a Bocelli – racconta Bartalini – sono stato preso per mezzo matto. Certamente la voce di Andrea, l’arrivo di tanti ospiti internazionali lo ha aiutato a crescere ma l’idea è stata vincente». Il primo anno non ci fu un vero concerto, solo la presentazione e qualche motivo cantato sulla piazza principale del paese. Il sogno visionario ha superato ogni aspettativa. Dai quattromila spettatori iniziali si è passati agli attuali undicimila, grazie all’insieme di tante arti, dalla danza ai performer, alle opere d’arte scelte come scenografia del laghetto naturale sullo sfondo del teatro. Il tutto senza un grammo di cemento e con l’innovativo progetto Scart (Hera) e i costumi di scena realizzati con gli scarti delle lavorazioni industriali. Dopo 17 edizioni ci sarà bisogno di un rinnovamento? «La formula è giusta ma collaudata, non sarebbe male ampliare il programma» conclude Bartalini, che ha firmato la regia più dizioni dell’evento.
 

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